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Polonia, "elicotteri da combattimento spostati al confine": venti di guerra mondiale

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La Brigata Wagner non fa dormire sonni tranquilli a Varsavia. Il trasferimento di un numero imprecisato di mercenari agli ordini di Yevgeny Prigozhin in Bielorussia mette a rischio la sicurezza della Polonia, ma più in generale anche dell'Europa e della Nato. Proprio per questo il ministro della Difesa polacco Mariusz Blaszczak ha annunciato che per "proteggere" il confine polacco-bielorusso, Varsavia invierà anche gli elicotteri da combattimento, oltre ai 10mila soldati già annunciati nei giorni scorsi. "Il trasferimento dei mercenari della Wagner in Bielorussia è una grande sfida per la sicurezza. Soprattutto nel contesto degli attacchi ibridi bielorusso-russi al nostro confine", ha detto Blaszczak sottolineando però che il confine con la Bielorussia è ben protetto. 

"La nostra posizione è chiara: la Nato e gli alleati sono pronti a rispondere immediatamente a qualsiasi aggressione", ha aggiunto Blaszczak, sottolineando che "ogni pezzo di territorio della Polonia e dell'Alleanza sarà difeso con piena determinazione". Il ministero della Difesa polacco "monitora costantemente la situazione e sta facendo di tutto per rafforzare la sicurezza" della popolazione. Ovvero "spostare le unità militari verso est, rafforzare la linea difensiva e aumentare il numero dei soldati sono azioni che proteggono i nostri cittadini", ha voluto puntualizzare Blaszczak.  "Dobbiamo avere una visione fredda della situazione, prima la deterrenza", ha continuato il ministro polacco spiegando che "in totale, ci saranno circa 10.000 soldati al confine e nelle zone di confine, di cui 4.000 sosterranno direttamente la Guardia di frontiera, mentre il resto si addestrerà e guarderà in riserva. Questa è una dimostrazione della presenza dell'esercito polacco, della nostra fermezza e determinazione", ha sottolineato Błaszczak. 

Alla domanda su come il suo ministero aumenterà la sicurezza del corridoio di Suwałki (la striscia di terra che collega l'enclave russa di Kaliningrad alla Bielorussia, tra Polonia e Lituania), Błaszczak ha risposto: "Questi sono punti sensibili, motivo per cui stiamo rafforzando ed espandendo le unità di stanza lì. È lì che le ultime attrezzature vanno per prime", ha conluso il ministro della Difesa polacco.

È toccato invece al ministero degli esteri di Varsavia, per bocca del sottosegretario Pavel Jablonski rispondere al leader della Bielorussia, Aleksander Lukashenko, sulla proposta di stabilire relazioni con la Polonia. "Non contiene dettagli e sono parole vuote", ha detto Jablonski liquidando l'offerta bielorussa.  Lukashenko sostiene di aver ordinato al suo governo di "contattare" la vicina Polonia, affermando di essere pronto a parlare mentre aumentano le tensioni di confine tra i due Paesi, uno membro della Nato e dell'Ue e l'altro alleato di Mosca. "Dobbiamo parlare con i polacchi. Ho ordinato al primo ministro di contattarli", ha dichiarato Lukashenko, secondo l'agenzia di stampa statale Belta. "Siamo vicini e non si scelgono i propri vicini". 

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