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Mosca, bandiera ucraina davanti al Cremlino: chi sfida Putin

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La bandiera dell'Ucraina sventola sulla Piazza Rossa a Mosca, proprio sotto il Cremlino. Una clamorosa provocazione politica, a pochi passi da Vladimir Putin: una giovane donna è stata fermata mentre passeggiava nel cuore politico della capitale russa, uno dei luoghi più iconici al mondo, avvolta in un drappo giallo e blu. A darne notizia l'Ong per la difesa dei diritti dei detenuti Ovd-Info, da sempre attiva nel denunciare i soprusi del regime di Putin, pubblicando sul proprio canale Instagram la foto della ragazza, di spalle, scattata da un passante. Un immagine diventata virale nel giro di poche ore, ripresa anche da molti media ucraini. Secondo quanto riportato dalla stessa Ovd-Info, la donna identificata come Alena Kozhevnikova è stata portata al dipartimento di polizia nel distretto di Kitay Gorod.

Tutto questo mentre il presidente russo, a Sochi per l'incontro con il collega turco Erdogan, si diceva pronto a rilanciare l'accordo sulle esportazioni di cereali ucraini sospeso unilateralmente a giugno, ma solo nel caso in cui le richieste di Mosca su un simile trattamento per le esportazioni agricole russe saranno soddisfatte. "L'Occidente ha barato sull'accordo per il grano", ha tuonato Putin, aggiungendo che l'accordo sarà ripreso una volta che gli accordi saranno attuati nella loro totalità. In una conferenza stampa congiunta dopo la fine dei colloqui, Erdogan da parte sua ha dichiarato che la Turchia ha messo sul tavolo delle "nuove proposte". 

Sul piano militare, ha invece detto Putin, la controffensiva ucraina è "un fallimento". Lo Zar ha negato con forza che le truppe di Mosca abbiano subito l'imponente sfondamento annunciato da Kiev. Dal punto di vista mediatico, però, è innegabile come gli attacchi ucraini più che altro simbolici a Mosca (attraverso i blitz dei droni o, come nel caso della Kozhevnikova, con atti dimostrativi) stiano minando alle fondamenta le certezze del regime russo.

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