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Attentato a Bruxelles: "Non possiamo più escludere un legame con la guerra"

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Non è da escludere una correlazione tra l'attentato terroristico avvenuto ieri sera a Bruxelles e il conflitto israelo-palestinese: lo ha affermato la procura federale del Belgio, attraverso un portavoce. All'inizio invece, nelle prime ore successive all'attacco, era stato escluso che il movente del sospetto assalitore potesse essere legato alla situazione in Medio Oriente.

L'attentatore, Abdesalem Lassoued, tunisino di 45 anni, armato di kalashnikov, ha ucciso due svedesi nel centro di Bruxelles, in boulevard d’Ypres, ieri sera alle 19. Le vittime erano probabilmente tifosi che dovevano assistere alla partita Belgio-Svezia, che era in programma in serata e che poi è stata annullata. Nei video diffusi in rete da alcuni passanti, si vede il killer che arriva in scooter con una giacca arancione, scende dal mezzo e imbraccia l'arma. Avrebbe gridato "Allah Akbar" prima di sparare. Ha inseguito due vittime nella hall di un palazzo e poi è tornato in strada, dove ha sparato verso le auto. 

Alla fine è riuscito a scappare. In un secondo momento ha anche postato un video di rivendicazione sui social, nel quale ha detto: "Mi sono vendicato per i musulmani. Si vive per la religione e si muore per la religione. Sono pronto a incontrare Dio felice e sereno". L'attentatore è stato individuato e "neutralizzato" dalla polizia questa mattina. Ferito in uno scontro a fuoco, è stato trasportato in ospedale, dove poi è morto. Intanto il premier belga, Alexander De Croo, ha proclamato l'allerta massima nella capitale.

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