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Israele-Hamas, la diretta. Tre donne ostaggio, il video. Tel Aviv non lo trasmette

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Siamo al 23esimo giorno di guerra in Israele. Per tutta la notte sono continuate le operazioni di terra nel nord della striscia. Decine di terroristi di Hamas, secondo quanto riferisce l'idf, sono uccisi mentre si trovavano nascosti all'interno di alcuni edifici. Ecco la diretta.

Ore 15.12 - Tv di Israele non diffonde il video degli ostaggi
Le reti televisive nazionali israeliane si astengono per ora dal rilanciare il video prodotto da Hamas che mostra un appello accorato a Netanyahu di tre donne tenute in ostaggio a Gaza. "Si tratta di guerra psicologica di Hamas e dunque non è opportuno rilanciarla", rimarca un giornalista delle televisione pubblica Kan. Le emittenti, finora, mostrano solo una inquadratura delle tre donne, accompagnata da un testo informativo di spiegazione.

Ore 15.04 - Israele, colpite postazioni Hezbollah al confine col Libano
L'esercito israeliano ha sferrato un attacco con artiglieria e mortai contro gli avamposti di Hezbollah in Libano. Lo rende noto l'IDF secondo quanto riportano i media israeliani. L'attacco e' la risposta al lancio di missili anticarro effettuato da Hezbollah contro le forze israeliane, aggiunge l'Idf.

Ore 15.00 - Crosetto: la Difesa è pronta anche a evacuare i civili da Gaza 
 "È necessario fare una chiara distinzione tra Hamas, che è una organizzazione terroristica pericolosa che punta alla distruzione dello Stato di Israele, e il destino, presente e futuro, del popolo palestinese che sta patendo, per colpe non sue, lutti e drammi pesantissimi. Ecco perché la Difesa è pronta, con tutti i suoi assetti a compiere tutto il possibile per aiutare la popolazione civile e, appena possibile, fornire generi e beni di prima necessità, oltre che a evacuare civili, sia stranieri che israeliani che arabi, i quali ne facessero richiesta per ragioni di salute". Queste le parole del ministro della Difesa, Guido Crosetto. 

Ore 14.42 - Idf: attaccate strutture appartenenti a Hezbollah
L'esercito israeliano ha reso noto di aver attaccato una serie di infrastrutture militari appartenenti a Hezbollah in territorio libanese. Secondo l'annuncio di Tsahal, l'attacco è avvenuto in risposta ai colpi di armi pesanti sparati contro una postazione israeliana al confine con il Libano.

Ore 14.31 - Hamas diffonde un video di 3 donne in ostaggio
Hamas ha diffuso un video nel quale mostra tre donne israeliane tenute in ostaggio dal gruppo militante palestinese. A riferirlo è il Jerusalem Post. Nel filmato le tre donne si rivolgono al premier israeliano, Benjamin Netanyahu, accusandolo di essere responsabile del "disastro del 7 ottobre", con l'attacco lanciato da Hamas contro Israele che ha portato anche al sequestro di circa 240 persone

Ore 14.19 - Hamas, Meshal: Cina considera nostro attacco un esempio eclatante
"La Russia ha beneficiato del nostro attacco, perché così abbiamo distratto gli Stati Uniti da lei e dall'Ucraina". Così in un'intervista a Memri tv Khaled Mashal, ex leader politico di Hamas, secondo cui "i russi ci hanno detto che quello che è successo il 7 ottobre verrà insegnato nelle accademie militari". E, ha continuato Meshal, anche "la Cina considera il nostro attacco come un esempio eclatante" da studiare nelle accademie militari.

Ore 14.03 - "Colpita postazione Idf al confine libanese, in risposta colpita infrastruttura Hezbollah"
Una postazione Idf al confine libanese è stata colpita. Non ci sono vittime. Ad affermarlo è il portavoce di Tsahal, Daniel Hagari su X pubblicando un video. Le forze dell’Idf, aggiunge, "hanno risposto con il fuoco dell’artiglieria sulla posizione all’origine dell’attacco e hanno colpito un’infrastruttura militare dell’organizzazione terroristica Hezbollah in territorio libanese".

Ore 13.53 - Sirene anche a Gerusalemme
Le sirene di allarme anti-missili da Gaza stanno risuonando nel centro di Israele e anche a Gerusalemme. Lo ha fatto sapere l'esercito.

Ore 13.40 - Il Libano lavora per non essere coinvolto
Il primo ministro ad interim del Libano ha detto che sta lavorando per garantire che il suo Paese non venga coinvolto nella guerra tra Hamas e Israele, anche se Hezbollah e Israele si stanno scontrando a livello transfrontaliero.

Ore 13.28 - Breve incursione dei tank di Israele alla periferia di Gaza City
È stata una breve incursione, durata circa un'ora, quella dei carri armati israeliani alle porte di Gaza City, un'incursione alle porte della città forse per tagliare l'asse stradale principale che collega il Nord e il Sud della Striscia. Sono stati i testimoni locali a raccontare la dinamica: "decine" di carri armati si sono spinti fino al quartiere di al-Zeitoun a Gaza City, "hanno tagliato la strada Salahedine e hanno sparato a qualsiasi veicolo che si muovesse".

Ore 12.57 - Herzog, "Hamas animali, hanno decapitato Shani Louk"
Il presidente d'Israele Isaac Herzog ha confermato la morte della 22enne tedesco-israeliana Shani Louk, rapita il 7 ottobre da Hamas. "È stato trovato il suo cranio", ha detto Herzog a Bild. "Ciò significa che questi animali barbari e sadici le hanno semplicemente tagliato la testa mentre attaccavano, torturavano e uccidevano. È una grande tragedia e porgo le mie più sentite condoglianze alla famiglia". 

Ore 12.44 - Hamas, la Russia ha beneficiato del nostro attacco
La Russia ha "beneficiato" dell'attacco di Hamas a Israele perché "ha distratto gli Stati Uniti dalla guerra in Ucraina. I russi ci hanno detto che quello che è successo il 7 ottobre verrà insegnato nelle accademie militari". Lo ha detto Khaled Mashal, uno dei leader di Hamas all'estero in un'intervista a una tv egiziana ripresa dal Memri (Middle East Media Research Institute). 

Ore 12.30 - Il bilancio dei raid su Gaza
È salito a 8.306 morti il bilancio dei raid aerei israeliani sulla Striscia di Gaza come rappresaglia per l'attacco sferrato da Hamas lo scorso 7 ottobre. Lo sostiene il ministero della Sanità della Striscia di Gaza governata da Hamas, precisando che tra i morti ci sono 3.457 bambini. 

Ore 12.13 - Scontri in Cisgiordania, palestinese ucciso vicino a Hebron
Un palestinese è stato ucciso in scontri a fuoco con l'esercito israeliano a Yatta, vicino Hebron, in Cisgiordania. Lo hanno fatto sapere, citate dalla Wafa, fonti mediche locali che hanno identificato l'uomo in Mahmoud Abu Sabha (23 anni). Con la vicenda di Yatta sale a 5 il numero dei palestinesi uccisi oggi in Cisgiordania, dopo i 4 colpiti negli scontri armati a Jenin. 

Ore 11.43 - Liberman descrisse nel 2016 i piani di Hamas del 7 ottobre
Nel 2016, l'allora ministro israeliano della Difesa Avigdor Liberman, ha redatto un documento di 11 pagine in cui avvertiva i piani di Hamas di sfondare il confine di Gaza, invadere le comunità nel sud di Israele, inscenare massacri e prendere ostaggi. Il documento, alcune parti del quale sono state pubblicate questa mattina dal quotidiano Yedioth Ahronoth, presagisce inquietamente molti elementi dell'attacco del 7 ottobre e indica che i funzionari israeliani erano consapevoli da diversi anni del potenziale di un simile attacco di Hamas, ma a quanto pare non hanno colto l'occasione gli avvertimenti abbastanza seriamente. Nelle 11 pagine, sezione per sezione, venivano dettagliate le intenzioni di Hamas, compresa l'infiltrazione di forze specializzate nel territorio israeliano, l'occupazione degli insediamenti circostanti e la presa di ostaggi. 

Ore 11.11 - Israele, polizia militare arresta soldato IdF
La Polizia militare israeliana ha arrestato un soldato Idf sospettato di aver sparato a un uomo palestinese che stava raccogliendo olive nella zona di Nablus, lo scorso sabato. Il soldato, che era in congedo dall'esercito, è sospettato di aver sparato al petto di Bilal Salah, un uomo di 40 anni. L'avvocato difensore del soldato, Adi Kedar, dell'organizzazione pro-settler Honenu, ha affermato che il soldato ha sentito che la sua vita era in pericolo dopo che lui e la sua famiglia erano stati attaccati. Secondo l'avvocato, il soldato ha sparato dei colpi di avvertimento in aria e a terra. Lo zio del defunto ha raccontato sabato di aver visto quattro coloni ebrei provenire dall'avamposto di Rechalim verso la piantagione di ulivi e di aver cercato di avvertire gli altri raccoglitori intorno a lui. "Non c'era nulla prima, nessun attrito. Stiamo cercando di essere prudenti e quindi abbiamo cercato di raccogliere il sabato, quando ci sono meno coloni", ha detto.

Ore 11.03 - Gerusalemme, altro attentato: ferito poliziotto israeliano
Un agente di polizia israeliano è stato ferito in modo grave in un accoltellamento a Gerusalemme, vicino alla stazione di ferrovia leggera di Shivtey Israel. L’aggressore - hanno fatto sapere la polizia e le forze di pronto intervento - è stato ucciso sul posto.

Ore 10.59 - Iran: Israele ha sorpassato tutte le linee rosse a Gaza
L'Iran ha accusato Israele di avere "superato tutte le linee rosse" e "il diritto internazionale" negli attacchi contro Gaza. "Sono passati 24 giorni dall'inizio dell'attacco brutale del regime sionista contro la Striscia di Gaza e in questi attacchi questo regime ha superato tutte le linee rosse e i regolamenti del diritto internazionale", ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanani, citato da Irna. 

Ore 10.38: Tajani si appella a Israele: "Faccia attenzione ai civili"
"Il messaggio che abbiamo mandato in maniera molto chiara agli israeliani, lo stesso messaggio del presidente degli Stati Uniti Biden, è quello di fare grande attenzione alla popolazione civile (a Gaza) perché un conto è colpire giustamente le centrali terroristiche di Hamas un conto è la popolazione civile che Hamas usa come scudi umani". Bisogna "fare in modo che la situazione non degradi". Così a Rtl il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. 

Ore 10.14 - Telefonata tra la Santa Sede e l'Iran
Telefonata tra il capo della diplomazia vaticana monsignor Gallagher e il ministro degli Affari esteri della Repubblica Islamica dell'Iran Hossein Amir-Abdollahian. Stando al direttore della Sala Stampa vaticana il colloquio è stato richiesto dal ministro iraniano. "Nella conversazione - si legge - monsignor Gallagher ha espresso la seria preoccupazione della Santa Sede per quanto sta accadendo in Israele e in Palestina, ribadendo l'assoluta necessita' di evitare di allargare il conflitto e di addivenire alla soluzione dei due Stati per una pace stabile e duratura nel Medio Oriente". 

Ore 9.50 -  Siria denuncia un altro attacco con missili da Israele
La Siria ha accusato Israele di aver lanciato un nuovo attacco contro due postazioni delle sue forze nella provincia di Deraa, nel sud del Paese e dove poco prima era partito un lancio di proiettili contro il territorio israeliano. Gli israeliani avrebbero attaccato due postazioni delle truppe fedeli al presidente siriano Bashar al-Assad, citando una fonte militare non identificata. 

Ore 09.38 - Tank israeliani alla periferia di Gaza
Le forze di terra dell'esercito israeliano hanno raggiunto la periferia di Gaza City dopo essere avanzate dall'est della Striscia verso l'interno. I carri armati israeliani hanno raggiunto la strada di Salahedin, l'arteria principale dell'enclave palestinese che la attraversa da nord a sud.

Ore 09.24 - Tajani: a Gaza 14 italiani, tra cui due donne incinte
"Stiamo seguendo minuto per minuto 14 italiani e 5 loro familiari che sono nella zona rossa della Striscia di Gaza": così il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a Rtl 102.5. "Fra loro ci sono due donne incinte, ci stiamo preoccupando delle loro condizioni. Al momento sono stati tutti contattati dal nostro consolato a Gerusalemme. Certamente la situazione è molto complicata a Gaza", ha concluso Tajani.

Ore 09.12 - Ostaggi, "la tedesca Shani Louk è morta"
"Purtroppo ieri abbiamo ricevuto la notizia che mia figlia non è più in vita". Così a Rtl la madre di Shani Louk, la 22enne tedesca-israeliana rapita da Hamas e riconosciuta in un video in cui i terroristi la trasportavano inerme e seminuda su una jeep. Lo riporta Bild, che cita anche una conferma della sorella della giovane. Nelle scorse settimane era emerso che Shani fosse ancora viva ma "gravemente ferita" in un ospedale di Gaza. La famiglia aveva fatto diversi appelli di aiuto al governo tedesco. Il 7 ottobre Shani Louk stava partecipando al rave musicale attaccato dai terroristi di Hamas.

Ore 08.53 - Polizia identifica corpi 1.135 israeliani uccisi da Hamas
La polizia ha annunciato di aver identificato i corpi di 1.135 israeliani uccisi dall’inizio dell’attacco di Hamas lo scorso 7 ottobre. Secondo la stessa fonte - citata dai media - del totale, 823 sono civili e 312 soldati.

Ore 08.44 - Da Gaza razzi contro comunità Israele a ridosso Striscia
Dopo qualche ora di stop è ripreso il lancio di razzi da Gaza verso le comunità israeliane a ridosso della Striscia, in particolare la cittadina di Netivot: lo conferma IdF.

Ore 08.33 - Idf: colpite infrastrutture in Siria
L'esercito israeliano ha dichiarato di aver effettuato attacchi a infrastrutture militari all'interno della Siria, mentre cresce il timore che la sua guerra contro Hamas possa scatenare un più ampio conflitto regionale. "Un jet da combattimento dell'Idf ha attaccato i lanciatori" da cui sono partiti gli attacchi durante la notte verso il territorio israeliano, ha fatto sapere l'esercito. Il jet israeliano ha "colpito infrastrutture militari in territorio siriano". L'esercito non ha fornito ulteriori dettagli, ma secondo l'emittente pubblica israeliana Kan News, gli attacchi hanno avuto luogo vicino alla città meridionale siriana di Daraa. Oggi il ministero della Difesa siriano ha dichiarato che Israele ha colpito "dalla direzione del Golan siriano occupato, prendendo di mira due posizioni delle nostre forze armate nella campagna di Daraa, causando alcune perdite materiali". L'Osservatorio siriano per i diritti umani ha dichiarato che Israele ha preso di mira posizioni dell'esercito, tra cui "un battaglione di artiglieria" nella provincia di Daraa, in risposta ai bombardamenti sulle vicine alture occupate del Golan.

Ore 8,20 - Israele aumenta le operazioni dentro la Striscia
Domenica l’esercito israeliano ha messo in atto un attacco più pesante a Gaza nella guerra contro Hamas, annunciando un’espansione della sua invasione di terra nella enclave palestinese, mentre il presidente degi Stati Uniti Joe Biden ha esortato il leader israeliano ad aumentare «immediatamente e in modo significativo» la quantità di aiuti umanitari e dare priorità alla protezione dei civili. Le operazioni di terra dell’Idf a Gaza sono continuate e si sono ampliate durante la notte, hanno fatto sapere le forze di difesa israeliane. Un aereo dell’IAF, guidato dalle forze di terra, ha colpito una postazione di Hamas e gli oltre 20 agenti terroristi che si trovavano. Inoltre i soldati israeliani hanno avvistato terroristi armati e una postazione di lancio di missili anticarro vicino all’Università di Al-Azhar e hanno guidato un aereo da caccia dell’Iaf per colpirli. Inoltre l’Idf ha fatto sapere attraverso i canali sociale che sono stati eliminati diversi terroristi barricati all’interno di edifici civili e tunnel terroristici che tentavano di attaccare le forze israeliane.

Ore 8,09 - Sirene suonano nelle città di Israele al confine con Gaza
Le sirene dell’allarme missilistico sono suonate nelle città israeliane che si trovano al confine con la Striscia di Gaza, oltre che nella città di Netivot. Lo riporta il Times of Israel spiegando che al momento non si segnalano danni o vittime. Le località sono state evacuate dopo l’assalto sferrato da Hamas lo scorso 7 ottobre. 

Ore 7,51 - Giordania chiede agli Usa di schierare il sistema di difesa Patriot
La Giordania ha chiesto agli Stati Uniti di schierare il sistema di difesa missilistica Patriot per rafforzare la difesa dei suoi confini mentre si teme una escalation nella regione del conflitto tra Israele e Hamas. Lo ha detto alla tv di Stato il portavoce dell’esercito di Amman, il generale di brigata Mustafa Hiyari, spiegando di aver «chiesto agli americani di aiutarci a rafforzare il nostro sistema di difesa con il Patriot». E questo perché, ha aggiunto, «i droni sono diventati una minaccia su tutti i nostri fronti».  

Ore 7,42 - Israele: decine di miliziani di Hamas uccisi
Decine di miliziani di Hamas sono stati uccisi nelle operazioni di terra israeliane nel nord della Striscia di Gaza, che sono continuate tutta la notte. Lo riferiscono le Idf, secondo cui tra le vittime ci sono alcuni terroristi che si erano barricati all’interno di edifici da cui attaccavano le truppe. In un caso, i militari hanno chiesto l’intervento dell’Aeronautica, che con un drone ha condotto un raid su un covo, uccidendo oltre 20 operativi. Secondo le forze di Difesa israeliane, nelle ultime 24 ore sono stati colpiti circa 600 obiettivi di Hamas a Gaza, tra cui anche depositi di munizioni.

Ore 7,21 - Raid di Israele in Siria
 «In risposta ai lanci dalla Siria verso Israele all’inizio di domenica, un aereo dell’IAF ha colpito le infrastrutture militari in territorio siriano. Così le forze di difesa israeliano in un post sul proprio account X. 

Ore 7,15 - Raid di Israele su Jenin: tre morti, anche leader Jihad 
Tre palestinesi sono rimasti uccisi in un raid israeliano a Jenin, in Cisgiordania. Secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa Wafa, tra le vittime c’è il fondatore della Brigata Jenin della Jihad islamica, Wiam Hanoun. Per il raid sono entrati in città un centinaio di veicoli militari israeliani insieme ai bulldozer, mentre un drone colpiva dal cielo.

Ore 3.00 -  Harris: gli Usa non manderanno truoppe a Gaza
«Non abbiamo alcuna intenzione, nè abbiamo piani in proposito, di inviare truppe da combattimento in Israele o a Gaza. Punto». A ribadirlo alla Cbs, intervistata nel programma ’60 Minutes’, il vicepresidente degli Stati Uniti, Kamala Harris. «Una organizzazione terroristica, Hamas, ha massacrato centinaia di giovani in un concerto. Secondo stime, almeno 400 israeliani sono morti. Israele, è fuori da ogni discussione, ha il diritto di difendersi - aggiunge - ma è molto importante che non ci sia confusione tra Hamas e i palestinesi. I palestinesi meritano pari misure di sicurezza e salvezza, autodeterminazione e dignità, e siamo stati chiari sul fatto che le regole della guerra devono essere rispettate e che vi siano costanti aiuti umanitari».

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