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Nasrallah, rivolta in Palestina contro Hezbollah: la foto dei cetrioli

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Ha minacciato l'escalation, Hassan Nasrallah, eppure il mondo arabo non ha accolto con grande entusiasmo le parole del leader di Hezbollah contro Israele. E anzi sui social molti profili legati in qualche modo ad Al Fatah, il partito palestinese avversario di Hamas, in queste ore si stanno scagliando contro il capo dei miliziani islamici libanesi (di fatto, emanazione diretta di Teheran) umiliandolo con fotomontaggi e sfottò vari.  

In migliaia, sventolando bandiere gialloverdi, si sono riversati in una piazza della periferia meridionale di Beirut per la trasmissione dell'atteso discorso di Nasrallah. "Alcuni dicono che annuncerò che siamo entrati in battaglia" contro Israele, ha detto alla folla, "ma noi siamo già in guerra dall'8 ottobre", ovvero dal giorno dopo l'attacco di Hamas. Una formula furbetta per non proclamare alcun passo formale. 

"La resistenza islamica in Libano è attivamente impegnata in una battaglia tangibile", ha assicurato Nasrallah, "il fronte libanese ha attirato con successo circa un terzo dell'esercito israeliano al confine con il Libano e ha di fatto deviato una parte significativa delle forze israeliane originariamente destinate all'attacco della Striscia di Gaza". A quello stesso fronte, al confine tra Israele e Libano, il leader di Hezbollah ha minacciato un aumento della portata degli scontri: "Tutte le opzioni rimangono sul tavolo", ha confermato, sottolineando che le flotte americane nel Mediterraneo, volte a scoraggiare l'entrata di Hezbollah nel conflitto tra Israele e Hamas, "non ci fanno e non ci faranno mai paura". Sull'attacco del 7 ottobre, Nasrallah ha voluto precisare che è stato "il risultato di una decisione palestinese al 100%" e ne ha lodato l'audacia: "Non c'era altra scelta, l'alternativa era stare in silenzio e aspettare la morte". Per questo ha definito l'operazione come "saggia, giusta e coraggiosa", tappa necessaria per scatenare una battaglia "legittima contro l'occupazione sionista".

 

 

Parole che hanno deluso però chi, nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania, si attendeva una discesa in campo militare per combattere il grande nemico israeliano. E così su X furoreggiano fermi immagine di Nasrallah sormontati da dei cetrioli e la sua frase "tutte le opzioni sono aperte", perché "opzioni" in lingua araba è traducibile anche come cetrioli. O addirittura foto di Nasrallah in divisa militare israeliana, accusandolo di fatto di connivenza con il nemico.

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