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Albania, Scholz copia il modello-Meloni: schiaffo alla sinistra

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L'accordo tra Giorgia Meloni e il presidente albanese Edi Rama per “dirottare” sull'altra sponde dell'Adriatico una cospicua parte di immigrati intercettati dalle sue navi militari italiane, in Italia è stato aspramente criticato dalle opposizioni, ma fuori dai confini nazionali sembra destinato a diventare un "modello". Lo dimostra la lampadina che ha fatto accendere nella testa del cancelliere Olaf Scholz alle prese da settimane con i "governatori" dei Länder che chiedono un "indurimento" sulle politiche migratorie. Poche ore dopo l'annuncio della premier italiana della firma del protocollo Roma-Tirana, Scholz ha infatti introdotto alcune novità sulla riforma che deve essere approvata in Germania entro la fine dell'anno, possibilmente con il sostegno dell’opposizione. 

Spiega Francesco De Felice sul Giornale che Scholz ha aperto alla richiesta dei governatori conservatori, che vogliono "selezionare" i richiedenti asilo fuori dalla Ue. Il cancelliere e i Länder hanno concordato sulla necessità di «provvedimenti chiari e mirati contro l’immigrazione incontrollata".

È in questa prospettiva che l’esecutivo di Scholz intende verificare la possibilità di svolgere le procedure di asilo al di fuori in Paesi che non fanno parte dell'Unione Europa, prendendo a modello nella gestione della questione migratoria l’Italia e il Regno Unito del primo ministro Rishi Sunak. Il compromesso, si legge sul Giornale, prevede che "il governo federale esaminerà se in futuro sia possibile determinare lo status di protezione dei rifugiati anche nei Paesi di transito o di terza accoglienza nel rispetto della Convenzione di Ginevra sui rifugiati e della Convenzione europea per i diritti dell’uomo". Anche da parte dei Verdi, tradizionalmente a favore del "tutti dentro", ci sarebbe il via libera.

 

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