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Israele, obiettivo Khan Yunis: l'operazione massiccia dell'Idf

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Mirko Molteni
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È tornata a scatenarsi l’aviazione israeliana su postazioni di Hamas nella Striscia di Gaza. Ieri le forze ebraiche hanno contato 400 obbiettivi colpiti dalla fine della tregua, di cui 50 nella sola area di Khan Yunis, nel Sud della Striscia. È a Khan Yunis che l'intelligence israeliana sospetta si siano rifugiati molti capi di Hamas, specie Yayha Sinwar, dopo aver abbandonato i tunnel sotto l'ospedale di Al Shifa. Centrati depositi di armi, postazioni di miliziani pronti ad agguati e un centro di comando della Jihad Islamica, alleata di Hamas, nascosto sotto una moschea. Navi della marina ebraica hanno sparato su bersagli costieri di Deir El Ballah e l’artiglieria dell’esercito ha tartassato Karara. Il Ministero della Sanità di Gaza aveva inizialmente parlato di 240 morti, ma ha poi rettificato in 193 morti e 650 feriti. Cento morti si sarebbero avuti in un solo complesso del campo profughi di Jabalia, pieno di sfollati. I raid hanno ucciso uno scienziato palestinese, l’astrofisico Sufian Tayeh, e la sua famiglia.

L’espansione dei bombardamenti è confermata dal Wall Street Journal, che ha rivelato come gli Stati Uniti abbiano fornito a Israele in questi giorni 100 bombe perforanti BLU-109 da 870 kg, sganciabili dai caccia F-16 e capaci di perforare bunker e almeno i tunnel più superficiali. Il giornale USA riporta inoltre che, da ottobre, l'America ha trasferito a Israele 15.000 bombe di vari tipi e 57.000 granate d'artiglieria da 155 mm. Per inciso, tutte munizioni che mancheranno all'Ucraina.

 


Intanto è stato annunciato un piano israeliano per istituire dopo il conflitto una fascia di sicurezza sul lato interno alla Striscia della frontiera Gaza-Israele. Ripetendo, insomma, l’espediente della fascia di sicurezza che gli israeliani istituirono sul confine del Libano dal 1982 al 2000. Ophir Falk, consigliere del premier Benjamin Netanyahu, ha spiegato: «Il piano è su tre livelli: distruzione di Hamas, smilitarizzazione di Gaza e de-radicalizzazione dell'enclave. Una zona cuscinetto farebbe parte del processo di smilitarizzazione». Contrari gli USA, il cui portavoce John Kirby dice: «Non vogliamo una riduzione dei limiti geografici di Gaza». Sul confine libanese, aerei e mortai israeliani hanno colpito posizioni di Hezbollah ad Hamul, uccidendo un miliziano, mentre gli sciiti filoiraniani, a loro volta, hanno colpito con razzi una posizione d'artiglieria ebraica. Aerei di Israele hanno inoltre ucciso per la prima volta, in questo conflitto, due pasdaran iraniani in un attacco a un aeroporto e magazzini presso Damasco, in Siria, dove atterrano spesso aerei iraniani carichi di armi e munizioni destinate a Hezbollah e altri alleati di Teheran. I Guardiani della Rivoluzione hanno confermato «il martirio» dei due iraniani, «impegnati in una missione di consulenza in Siria». Sono le prime perdite dirette dell'Iran e ciò contribuisce a far temere l'allargamento della guerra.

 

 

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