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Covid, "raid in un impianto di vaccini olandese": un'inchiesta clamorosa

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Ha dell'incredibile la notizia riportata dal Guardian che riguarda Boris Johnson. L'ex primo ministro comparirà in tribunale domani 6 dicembre per l'inchiesta legata al Covid e che lo vede protagonista. Ma dall'Olanda sono uscite delle indiscrezioni che potrebbero aggravare ulteriormente la sua posizione. Pare infatti che i media olandesi stiano riportando con un "misto di divertimento e allarme" le rivelazioni secondo cui l'ex premier avrebbe chiesto alle spie britanniche di pianificare un "raid" in un impianto di vaccini olandese a marzo 2021.

L'operazione, secondo fonti che hanno informato il Daily Mail, fu decisa in seguito a un scontro tra l'allora primo ministro e l'Ue, che stava cercando di limitare le esportazioni di vaccini attraverso la Manica. Un Johnson "infuriato" chiese quindi ai servizi di sicurezza di elaborare "opzioni militari" per ottenere dosi di vaccino AstraZeneca, "sequestrandole" da uno stabilimento di Leida, dopo che la Gran Bretagna aveva negoziato un accordo con l'azienda.

 

 

Ma mentre ai servizi di sicurezza britannici è stata risparmiata "la più grande debacle in terra olandese dai tempi dell'operazione Market Garden" come la definisce il Guardian paragonandola alla missione fallimentare degli Alleati in Olanda nel 1944, la rivendicazione è stata ampiamente riportata sulle prime pagine dei giornali dei Paesi Bassi. Il ministero degli Esteri olandese ha confermato di essere "a conoscenza" del rapporto, ma ha rifiutato di commentare. Altrove, anche i media statali russi hanno ripreso con ironia la notizia.

 

 

Per il giornale britannico, c'è da aspettarsi che Johnson faccia riferimento a questa vicenda durante il processo -  magari in una dichiarazione scritta che accompagni la sua testimonianza all'inchiesta - che si preannuncia piuttosto complicata per l'ex premier. Johnson respingerà le affermazioni secondo cui non si sarebbe concentrato sulla minaccia incombente della pandemia nel febbraio del 2020 poiché impegnato a scrivere una biografia su William Shakespeare, per la quale aveva anche ricevuto un anticipo di 88mila sterline dal suo editore Hodder & Stoughton UK. 

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