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Ucraina, cimice nell'ufficio di Zaluzhnyi: bufera su Zelensky

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Che in Ucraina il governo e l'esercito non siano compatti non è certo una novità: le indiscrezioni circa le frizioni tra il premier, Volodymyr Zelensky, e i vertici militari si rincorrono da mesi. Divergenze su come provare a difendersi dall'invasione della Russia di Vladimir Putin.

E ora, inquadrata in questo contesto, emerge una notizia dirompente: è stata infatti trovata una cimice elettronica, un dispositivo-spia, nell'ufficio del comandante in capo delle forze armate ucraine, Valeriy Zaluzhnyi. La notizia è stata data da Ukrayinksa Pravda e Rbc-Ucraina. La cimice è stata trovata in un ufficio in cui il comandante dell'esercito si era recentemente trasferito, ufficio che era stato bonificato proprio prima del trasferimento.

Dopo le indiscrezioni di stampa, la notizia è stata confermata dallo Sbu, il Servizio di Sicurezza interna di Kiev, che ha annunciato l'apertura di un procedimento penale "per il ritrovamento di un dispositivo tecnico in uno dei luoghi di dispiegamento permanente del comandante in capo delle forze armate ucraine".

E ancora, spiegano sempre i servizi segreti ucraini, "il dispositivo non era ancora in funzione". Durante i controlli sarebbero state trovate delle cimici anche negli uffici di altri agenti.

 

La notizia ha sollevato un polverone a Kiev, soprattutto perché tra Zaluzhnyi e Zelensky, come detto, la tensione è ai massimi livelli dal termine dello scorso autunno. Soltanto ieri, domenica 17 dicembre, l'Economist parlava di "rapporti che sono diventati terribili". Nel dettaglio, la rottura sarebbe arrivata dopo le critiche del capo dell'esercito a Zelensky per i suoi proclama considerati troppo ottimisti sull'andamento del conflitto con la Russia.

 

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