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Iran, attacco hacker di Israele: Teheran in tilt

Ariel P. Warschauer
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Mentre per il 74° giorno consecutivo infuriano i combattimenti a Gaza, con più di 150 obiettivi terroristici colpiti in 24 ore, hacker israeliani hanno colpito i sistemi digitali di pagamento iraniani e i bancomat delle principali stazioni di servizio del Paese. L'attacco ha mandato in tilt il 70% delle stazioni di benzina dell'Iran; un black out senza precedenti, con il Ministro del Petrolio iraniano che ha accusato apertamente i servizi segreti israeliani e la CIA, e i media iraniani che per la prima volta, hanno usato la parola “sabotaggio”, additando un gruppo di Hacker noto come “Gonjeshke Darande” (passero predatore).


«Questo attacco», si legge nella rivendicazione in lingua farsi e in inglese postata dal gruppo di pirati informatici, «è la nostra risposta all'aggressione dell'Iran e dei suoi alleati nella regione contro lo Stato di Israele».

 

 


Nella giornata di ieri, oltre all'attacco hacker contro l'Iran, si sono registrate diverse azioni militari: la 252ª Divisione dell'Esercito israeliano ha attaccato l'area di Beit Hanoun a Gaza: i soldati hanno distrutto diverse infrastrutture di Hamas, tra cui bunker e tunnel. I combattenti dell'unità speciale Duvdevan, hanno sfondato le linee di difesa, accerchiando i terroristi della Brigata Khan Yunis di Hamas, e distrutto una fitta rete di pozzi e tunnel dotati di telecamere e apparecchiature di sorveglianza. Nel corso dell'azione militare, i soldati hanno smantellato un laboratorio per la produzione di droni e individuato e distrutto diverse rampe missilistiche puntate contro Israele.

 

 

 

I servizi segreti militari, hanno invece scoperto il covo di un terrorista di Hamas nell'area di Jabalya: era ricercato perché l’8 Ottobre, aveva preso parte all'assassinio di decine di civili israeliani: dopo una perquisizione, i soldati della 351ª Brigata hanno scoperto in una intercapedine, una sacca contente più di 1 milione di dollari in contanti. Ieri, l'IDF ha colpito complessivamente 150 obiettivi terroristici in tutta la Striscia di Gaza: la 646ª Brigata ha preso di mira alcune infrastrutture utilizzate da Hamas e ha sequestrato armi, esplosivi e diverse attrezzature da combattimento. Uno dei capi dell'unità Nakhba di Hamas, responsabile dei massacri del 7 Ottobre, è stato catturato nella scuola materna Alma'atsam nel quartiere Rimal di Gaza City. Durante il raid per la sua cattura, sono stati uccisi diversi terroristi palestinesi.

 

 

 

In serata, Hamas ha diffuso un nuovo video di ostaggi: si tratta di tre uomini anziani. Uno di loro, che prende la parola, dice di chiamarsi Chaim Peri, 79 anni, rapito nella sua casa nel Kibbutz Nir Oz il 7 ottobre. Gli altri due sono Amiram Cooper, 84 anni, e Yoram Metzger, 80, residenti di Nir Oz. «Atroce terrorismo» è stato il commento del portavoce IDF Daniel Hagari.

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha incontrato il Segretario alla Difesa americano Lloyd Austin, e il Capo di Stato Maggiore degli Stati Uniti, il generale Charles Brown, per discutere delle minacce provenienti dagli Huthi della Yemen e dall’Hezbollah libanese. Netanyahu era accompagnato dal Ministro della Difesa Yoav Galant, che ha annunciato l’intenzione di colpire gli sciiti libanesi in caso di fallimento delle azioni diplomatiche per fermarli. 

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