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Mar Rosso, il Qatar sospende l'invio di gas: si rischia l'inflazione dei prezzi

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Invio di gas naturale liquefatto sospeso. La decisione arriva dal Qatar che ha deciso di interrompere la spedizione attraverso lo stretto di Bab el-Mandeb. La disposizione è arrivata dopo che gli attacchi aerei guidati dagli Stati Uniti contro obiettivi Houthi nello Yemen hanno sollevato la presenza di rischi. Lo riferisce Bloomberg, spiegando che almeno cinque navi gnl gestite dal Qatar che si stavano dirigendo verso il passaggio all'estremità meridionale del Mar Rosso sono state fermate venerdì. Una pausa prolungata nelle forniture del secondo fornitore di gnl in Europa aumenta i rischi proprio mentre il clima invernale attanaglia il continente. 

Così le operazioni militari nel Mar Rosso alimentano la preoccupazione globale per il ritorno dell'inflazione dei prezzi delle materie prime. Il fermo, infatti, coinvolge circa tre petroliere appartenenti al Qatar che si trovano al largo delle coste dell'Oman, una nel Mar Rosso e l'altra nel Mar Mediterraneo vicino al Canale di Suez. Gli Houthi non hanno attaccato nessuna nave che trasporta gas da quando è iniziata la crisi a metà novembre, ma la riluttanza del Qatar ad attraversare il corridoio evidenzia il forte aumento dei rischi.

Intanto c'è chi si sfila sulla missione europea. "Siamo presenti, siamo un socio leale e affidabile, ma questa missione nel Mar Rosso" della coalizione guidata dagli Stati Uniti contro i ribelli Houthi in Yemen "non ha nulla a che vedere con la missione Atlanta che guida la Spagna, tuttavia vogliamo studiarla, anche se non ci opporremo", ha riferito il premier Pedro Sanchez nell'intervista radiofonica a RNE. Quanto al sostegno politico a nuove operazioni difensive insieme ad altri paesi dell'Unione Europea, il premier socialista ha spiegato che l'esecutivo "valuterà le proposte che si stanno facendo". 

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