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Kate Middleton? "I reali hanno implorato di tacere ai media": cosa sta succedendo

Daniela Mastromattei
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Una notte di ricovero in più per un imprevisto dopo l’intervento alla prostata ingrossata. Re Carlo d’Inghilterra è stato dimesso ieri in tarda mattinata. E la sua convalescenza durerà un mese e non «qualche giorno» come aveva detto Buckingam Palace all’inizio. Considerando i suoi 75 anni il tutto è durato appena tre giorni. Ma i sudditi inglesi sono preoccupati, scrivono i tabloid; e lo sono ancora di più per le condizioni di salute di Kate Middleton, ancora avvolte nel segreto. Anche lei, per i «buoni progressi», ha lasciato ieri la London Clinic, la stessa del suocero (l’ospedale vip di Londra che in questi giorni, per la prima volta nella storia, ha ospitato insieme il sovrano regnante e la futura regina consorte), dove Kate è rimasta due settimane dopo l’operazione chirurgica all’addome (la patologia però resta top secret).

Ora l’aspetta un lungo riposo al castello di Windsor, nella residenza in cui la famiglia si è trasferita dopo aver lasciato Kensington Palace. Le saranno accanto il marito William e i tre figli George, Charlotte e Louis. Resterà lì tutta la famiglia fino a Pasqua, che quest’anno cade il 31 marzo. La Bbc è ancora più prudente, parla di tre mesi di convalescenza per la Middleton (42 anni). Che sarà per tutto il tempo lontana da ogni attività pubblica. La segretezza e il silenzio che avvolgono la malattia della principessa fa pensare a qualcosa di grave. I bene informati giurano che il Palazzo deve aver implorato i media britannici a non divulgare nulla. E in una trasmissione spagnola, su Telecinco, alcuni commentatori reali avrebbero svelato che la moglie di William sarebbe stata in pericolo di vita.

Al contrario della principessa del Galles, uscita con discrezione e senza offrirsi ai paparazzi, inviando poi un messaggio di ringraziamento a medici e infermieri dell’ospedale «per le cure prestate», e a tutto il mondo per gli «auguri ricevuti», il re è uscito dal nosocomio dalla porta principale salutando sorridente con Camilla al fianco. La regina consorte non lo ha lasciato mai solo, è andata a trovarlo in clinica mattina e pomeriggio, sia venerdì che sabato, e ben tre volte domenica, negli orari dei pasti. Carlo, notoriamente molto esigente quando si tratta di cibo (e non solo), ama essere viziato e coccolato e non sopporta mangiare da solo, è molto probabile che la moglie gli abbia portato delle pietanze cucinate dal suo chef personale.
E sia stata «costretta» a fargli compagnia.

L’inseparabile Camilla, punto di riferimento della dinastia. Chi l’avrebbe mai detto: da amante ai tempi di Diana a regina consorte. Torniamo a Carlo, sembra che abbia voluto condividere la sua malattia col popolo per incoraggiare i sudditi a fare i controlli: il sistema sanitario britannico in effetti ha dichiarato che la pagina “ingrossamento della prostata” sul suo sito web ha ricevuto una visita ogni cinque secondi quando è stata annunciata la diagnosi del re, con ulteriori enormi incrementi nei giorni successivi.

 

 

Per quel che riguarda il periodo di recupero post-operatorio, come già detto, i tempi si allungano un po' per ragioni prudenziali: fino a un mese di riposo da tutti gli impegni esterni, secondo Sky News, nel quadro di un formato che consentirà comunque a Sua Maestà di mantenere le prerogative essenziali da capo di Stato (non essendo stato ritenuto necessario ricorrere ad alcun tipo di supplenza istituzionale formale nemmeno nei giorni di degenza). Ma niente paura, con Carlo III in ospedale, Camilla al suo fianco, e William fuori gioco per aver cancellato tutti gli impegni per stare vicino a Kate, ci ha pensato la principessa Anna (73 anni) a prendere il loro posto.

Con la sua divisa militare ha sostituito fratello e nipote, conducendo da sola decine di investiture nel castello di Windsor. Degna figlia di Elisabetta, Anna ha chiacchierato brevemente con tutti i premiati, dimostrando di conoscere tutte le loro attività e i loro successi. Proprio come faceva la regina madre. I media britannici parlano della sua secondogenita come di una «regina mancata», la «vera erede della madre Elisabetta». Alcuni la preferirebbero persino a Carlo III, che in confronto alla sorella è un reale più informale nel comportamento. Anna, dicono gli esperti dei reali inglesi, è l’unica ad avere quel fascino misterioso che si notava nei Royal d’altri tempi. 

 

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