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Jorit, il gesto prima di fare la foto con Putin: travolto dagli insulti

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Esplode il caso Jorit "il russo", anche sui social italiani. Il celebre street artist italiano, al secolo Ciro Cerullo, ha partecipato insieme ad Ornella Muti e alla figlia dell'attrice Naike Rivelli  al Festival della Gioventù di Sochi, in Russia, al quale era presente anche il presidente russo Vladimir Putin

Lo testimoniano foto e video postati dalla stessa Naike Rivelli, che insieme alla madre Ornella in un video postato su Instagram racconta la partecipazione al Festival e poi mostra l'incontro avuto con Jorit davanti al murale dedicato all'attrice da lui realizzato su un palazzo nel villaggio olimpico di Sochi nell'ambito del festival di street art 'Nuove forme', che si tiene a margine di quello della Gioventù. 

 

 

 

Nel video si sente Naike Rivelli raccontare che lei e la madre in Russia hanno potuto esprimersi liberamente, "parlando di pace, di ecofashion". Jorit compare anche in una foto di Associated Press abbracciato a Vladimir Putin. Su X, sono diversi i video e le foto che ritraggono l'artista salire sul palco, emozionatissimo, per abbracciare il presidente russo. 

Un imbarazzante caso di foto-opportunity, anche perché l'evento è stato utilizzato dallo Zar per sottolineare i rapporti fraterni tra Russia e Italia. In uno di questi video, Jorit si sistema anche i capelli prima della foto, a testimonianza di come tenesse particolarmente a venire immortalato con il presidente. 

 

 

 

"Posso fare una foto con lei per mostrare in Italia che lei è umano come tutti e la propaganda che diffondono ovunque non è vera e siamo tutti umani?", è la domanda che Jorit pone a Putin dagli spalti della platea, poco prima di salire sul palco. Dopo avergli stringe la mano, l'artista italiano ritorna al suo posto sugli spalti dando il 5 a un vicino fra gli applausi del resto del pubblico. E sui social, è una raffica di critiche e insulti a Cerullo, che già in passato aveva espresso opinioni molto dure su Nato, Occidente e Ucraina anche in occasione dell'assedio di Mariupol, uno dei momenti più efferati dell'invasione russa. E in tanti lo invitano a farsi un selfie sulle tombe della giornalista Anna Politkovskaja o di Alexei Nalvany, due nemici interni che il regime dell'"umano" Putin non ha esitato a eliminare.

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