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Israele, il ritiro delle truppe dal sud di Gaza? "Ci prepariamo per l'offensiva a Rafah"

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 Il ritiro delle truppe israeliane dal sud della Striscia di Gaza è stato stabilito per poter preparare le "future missioni", compresa l’offensiva a Rafah. Lo ha detto il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, citato dal quotidiano Times of Israel, a seguito di una valutazione militare presso il Comando meridionale delle Forze di difesa (Idf).

"Le truppe sono uscite (da Gaza) e si stanno preparando per le loro future missioni, come l’azione a Shifa (presso l’ospedale) e la futura operazione nell’area di Rafah", ha spiegato Gallant. "Raggiungeremo una situazione in cui Hamas non avrà più il controllo della Striscia di Gaza e non funzionerà più come una struttura militare che rappresenta un rischio per i cittadini dello Stato di Israele", ha aggiunto il ministro.

 

 

Insomma, la guerra contro Hamas non è certamente finita: anzi, sarà ancora lunga. Lo ha detto il capo di stato maggiore delle forze armate di Israele, tenente generale Herzi Halevi in una dichiarazione. "Stiamo combattendo questa guerra in modo diverso, è diversa dalle precedenti", afferma Herzi in un comunicato stampa a sei mesi dall’attacco di Hamas del 7 ottobre. "La guerra a Gaza continua e siamo lontani dal fermarci. Gli alti funzionari di Hamas sono ancora nascosti. Li raggiungeremo prima o poi. Stiamo facendo progressi, uccidendo sempre più terroristi e comandanti e distruggendo sempre più infrastrutture terroristiche, anche ieri sera", ha affermato, secondo quanto riporta il Times of Israel.

 

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