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Iran contro Israele, Tel Aviv: "Non scateneremo una guerra". Teheran invoca il diritto alla difesa

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Israele risponderà all'attacco lanciato dall'Iran sabato scorso, ma senza scatenare "una guerra regionale". È quanto emerso dal gabinetto di guerra riunitosi a Tel Aviv nelle scorse ore. Pare che l'obiettivo sia scegliere un'opzione che "non sia bloccata dagli Usa". Intanto però Teheran ha fatto sapere che se Israele dovesse reagire, la sua risposta sarà "immediata, più forte e più ampia", come dichiarato dal ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amir-Abdollahian, durante un colloquio telefonico con il suo omologo britannico, David Cameron, nel quale ha ribadito che la Repubblica islamica non vuole "l’escalation". 

Amir-Abdollahian ha quindi criticato il governo britannico per il suo appoggio a Tel Aviv nella guerra a Gaza. "È sorprendente che, nonostante migliaia di tonnellate di bombe sono state sganciate sulla popolazione oppressa di Gaza negli ultimi sei mesi, l’Inghilterra sia preoccupata per la risposta della Repubblica Islamica dell’Iran al brutale attacco del regime israeliano contro sedi diplomatiche nel quadro del principio della legittima difesa ai sensi dell’articolo 51 dalla Carta delle Nazioni Unite", ha detto.

 

 

 

Alle Nazioni Unite, invece, il rappresentante israeliano ha chiesto "tutte le sanzioni possibili" contro il regime degli Ayatollah. Mentre il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres ha auspicato una de-escalation: "Il mondo non può permettersi altre guerre". A invitare le parti "alla massima moderazione e alla calma" è stata anche la Cina, che ha espresso "grande preoccupazione" per la situazione in Medio Oriente. Uguale la Russia.

Intanto in Italia il rischio principale per la sicurezza deriva dalle potenziali azioni di lupi solitari. Lo hanno fatto sapere fonti del Viminale, dopo la riunione del Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica convocata dal ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi. Grande attenzione, da parte degli apparati, anche sui flussi migratori irregolari per intercettare soggetti potenzialmente pericolosi.

 

 

 

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