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Libano, Hezbollah attacca i soldati israeliani: "Colpita la brigata Golani"

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Mentre la tensione con l'Iran resta altissima, la situazione si fa sempre più difficile anche in Libano. Idf, l'esercito israeliano, ha confermato che "dei nostri soldati sono rimasti feriti a causa di un'esplosione nel territorio libanese". L'attacco è stato anche rivendicato da Hezbollah, l'organizzazione paramilitare e partito politico libanese, che ha spiegato di aver preso di mira i militari che avevano "varcato il confine" tra Israele e Libano.

Secondo il movimento armato libanese filo-iraniano, l'operazione avrebbe causato morti e feriti tra i soldati israeliani. Le vittime non sono però state ancora confermate da Idf. "Dopo aver osservato il movimento delle truppe nemiche, la resistenza islamica (Hezbollah) ha piazzato esplosivi nel settore di Tell Ismail, all'interno del territorio libanese, vicino al confine con la Palestina occupata", recita il comunicato dell'organizzazione guidata da Nasrallah. "Questi esplosivi sono stati fatti esplodere quando un gruppo della brigata Golani ha attraversato il confine", prosegue il comunicato. È la prima volta da ottobre scorso che Hezbollah rivendica un'operazione del genere utilizzando esplosivi piazzati lungo la linea di demarcazione tra i due Paesi.  L'esercito israeliano ha affermato che 4 soldati sono stati feriti da un'esplosione lungo il confine settentrionale con il Libano. Un soldato è rimasto gravemente ferito, due moderatamente feriti e uno ha riportato ferite lievi. 

Nel corso della giornata si è riunito anche il gabinetto di guerra di Israele, lavori interrotti dopo tre ore di discussioni e che dovrebbero riprendere domani. Il gabinetto di guerra è incentrato sulla possibilità e sulle modalità di un'eventuale risposta dello Stato ebraico all'attacco iraniano di sabato sera: la notizia è stata rilanciata da Channel 12.

Infine, per quel che riguarda le prossime mosse nella Striscia di Gaza, si apprende che Israele avrebbe rinviato l'operazione di terra a Rafah: le prime iniziative erano previste per la mattinata di oggi, lunedì 15 aprile, ma l'attacco iraniano avrebbe spinto lo Stato ebraico e rinviare l'operazione. La notizia è stata rilanciata dalla Cnn, che cita le conferme di due fonti israeliane. Nel dettaglio, oggi era previsto il lancio di volantini per spingere all'evacuazione in alcune aree di Rafah. Una delle due fonti citate dalla Cnn ha affermato che le autorità israeliane rimangono comunque convinte e determinate ad attaccare la zona di Rafah, dove attualmente hanno trovato rifugio circa un milione di persone.

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