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Putin, da Xi Jinping rinsalda l'alleanza e prepara un'arma contro i satelliti Usa

Mirko Molteni
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Il vertice tra il presidente russo Vladimir Putin e quello cinese Xi Jinping andava in scena ieri a Pechino mentre le truppe di Mosca avanzavano nella regione ucraina di Kharkiv. Putin e Xi hanno dichiarato che l'asse Mosca-Pechino «garantisce stabilità al mondo», facendo da contrappeso agli Stati Uniti. Dicono «no a un’escalation del conflitto ucraino», monito alla Nato affinché non intervenga. E ricordano che aumenteranno «l’interazione militare e le esercitazioni congiunte». La Cina non rinuncia ad aiutare la Russia sul lato militare, a dispetto di quanto Xi aveva detto al presidente francese Emmanuel Macron nella visita a Parigi del 6 maggio.

Nel clima da Guerra Fredda, il Wall Street Journal ha rinnovato l'allarme su armi spaziali, forse nucleari, che la Russia sviluppa per distruggere satelliti in orbita fin dalle prime ore di una guerra mondiale, accecando gli eserciti nemici. Il giornale ha parlato ancora del misterioso satellite russo Cosmos 2553, detto Neitron, lanciato in orbita il 5 febbraio 2022, poco prima della guerra. Gira attorno alla Terra a una quota di 2000 km e sovrasta la maggioranza degli altri satelliti, concentrati in orbita bassa. Sul Neitron vige il segreto. Per Mosca «è un veicolo sperimentale per testare l'influenza di radiazioni e particelle». Da febbraio 2024 l'America è in allarme temendo sia dotato di una bomba nucleare, le cui radiazioni “friggerebbero” gli altri satelliti, oppure di un’arma laser o a raggi di particelle alimentata da un reattore atomico. Altri satelliti russi segreti, il Cosmos 2574 lanciato il 27 dicembre 2023 e il Cosmos 2575 lanciato il 9 febbraio 2024, sono temuti dagli americani come possibili “satelliti ispettori”, capaci di inseguire altri veicoli spaziali fino a colpirli.

 

 

 

Ancora ieri i russi avanzavano nella regione di Kharkiv, dove impegnano 30.000 uomini. L’esercito ucraino ammette che «fanterie russe sono entrate nella città di Vovchansk». Secondo Kiev, «i russi imprigionano e uccidono civili in città e ne usano 35 o 40 come scudi umani vicino alla sede di un loro comando». Finora 8000 civili sono fuggiti dalla zona. Gli ucraini resistono in alcuni punti, come a Lyptsi, ma la situazione è critica. L'istituto americano ISW riconosce che «nell'ultima settimana i russi hanno conquistato un'area di 278 km quadrati, di cui 257 nella regione di Kharkiv e 21 in altri settori». Significa che in una sola settimana i russi hanno già superato metà della controffensiva ucraina che nel 2023 sprecò 6 mesi per riprendere solo 400 km quadrati. L'ammiraglio olandese Rob Bauer, presidente del Comitato militare della Nato, ha detto ai capi di Stato Maggiore alleati che «l’Ucraina può ancora vincere», ma ammettendo i ritardi nell'arrivo di armi promesse dall’Occidente, ha aggiunto: «Faremo di tutto per consegnare le armi al più presto».

 

 

 

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