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Wall Street, l'ad di Blackstone scommette su Donald Trump

Mauro Zanon
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“A vote for a change”, un voto per il cambiamento. Stephen Schwarzman, cofondatore e amministratore delegato di Blackstone, una delle più grandi società finanziarie del mondo, specializzata nei settori di private equity, investimenti immobiliari e hedge funds, ha fatto il suo endorsement a favore di Donald Trump, ex presidente degli Stati Uniti e candidato del Partito Repubblicano alle presidenziali di novembre. 

«Il drammatico aumento dell’antisemitismo mi ha portato a concentrarmi sulle conseguenze delle prossime elezioni con maggiore urgenza», ha dichiarato Schwarzman venerdì in un comunicato, prima di aggiungere: «Condivido la preoccupazione della maggior parte degli americani che le nostre politiche economiche, di immigrazione ed estere stiano portando il Paese nella direzione sbagliata. Per questi motivi, intendo votare peril cambiamento e sostenere Donald Trump come presidente». Il ceo di Blackstone aveva sostenuto Chris Christie nelle primarie dei Repubblicani donando 2 milioni di dollari alla sua campagna “Tell It Like It Is”. Schwarzman aveva anche donato una somma più esigua al senatore repubblicano Tim Scott.

 

 

I SOLDI DI BIDEN
Ma l’annuncio di venerdì fa presagire l’inizio di un flusso di dollari di Wall Street verso l’ex inquilino della Casa Bianca, che si è rivolto ai miliardari della finanza, della tecnologia e dell’energia per ottenere un’iniezione di denaro tale da permettergli di recuperare lo svantaggio sul rivale democratico e attuale presidente Joe Biden nella raccolta fondi. Schwarzman ha sostenuto Trump alle elezioni del 2016 ed è diventato un consigliere fidato quando l’allora candidato repubblicano è entrato in carica.

Ma la fiducia era venuta meno quando Trump aveva affermato che in un violento raduno di nazionalisti bianchi a Charlottesville c’erano delle brave persone «da entrambe le parti».
«Il bigottismo, l’odio e l’estremismo sono un affronto ai valori fondamentali americani e non c’è spazio per questo in questo Paese», dichiarò Schwarzman all'epoca. Nel 2022, il boss di Blackstone affermò che non avrebbe appoggiato l’ex presidente, aggiungendo che era giunta l’ora per il Partito Repubblicano di rivolgersi a una nuova generazione. Ma le preoccupazioni per l’operato di Biden, accanto all’inquietante impennata dell’antisemitismo negli Stati Uniti, gli hanno fatto cambiare idea. Il suo endorsement, come sottolineato dal Financial Times, è il segno che i grandi donatori del Partito Repubblicano si stanno unendo dietro il candidato prescelto. Mercoledì, Trump ha attraversato il Texas per raccogliere fondi dai magnati del petrolio, irritati del programma ambientalista di Biden. I presidenti delle due compagnie petrolifere Continental Resources e Occidental Petroleum, rispettivamente Harold Hamm e Vicki Hollub, figurano tra i magnati pro-Trump. Il mese scorso, il miliardario degli hedge funds John Paulson ha ospitato una raccolta fondi per Trump in Florida, che ha fruttato più di 50 milioni di dollari.

I megadonatori repubblicani di Wall Street come Ken Griffin, proprietario di Citadel Llc, hedge fund multinazionale, e Paul Singer, fondatore e partner del fondo Elliott Management Corporation, avevano donato parecchi milioni di dollari all’ex governatrice della Carolina del Sud, Nikki Haley, nel quadro delle primarie repubblicane.

CRIPTOVALUTE
Ma ora che ha annunciato il suo sostegno a Trump, e quest’ultimo giovedì ha affermato che farà parte della sua squadra in caso di vittoria, è probabile che seguiranno i passi di Schwarzman. OpenSecrets, Ong con sede a Washington, aveva raccolto nel 2020 i contributi arrivati per la campagna di Trump individuando le multinazionali che avevano investito di più: al primo posto c’era Las Vegas Sands, gruppo che possiede una delle più importanti catene di Hotel-Casinò del mondo, con 45,010,542 dollari, e al quarto Walt Disney Company, con 10,589,052 dollari. Dopo Schwarzman, il candidato del Gop spera che il trend si confermi. Intanto, ha annunciato che, per la sua campagna, accetterà donazioni anche in Bitcoin, Ether e altre crypto.

 

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