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Cina accerchia Taiwan, 36 aerei e sette navi da guerra: il mondo trema

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Sale la tensione al largo di Taiwan, che ha denunciato una massiccia presenza di mezzi cinesi nella sua area di competenza. In particolare, come riferito da fonti ufficiali, una flotta di oltre 30 aerei di Pechino ha sorvolato nelle ultime 24 ore i dintorni dell'isola. Curioso il fatto che questa sorta di accerchiamento avvenga pochi giorni dopo che il governo degli Stati Uniti ha approvato la possibile vendita di un sistema di droni e missili vaganti a Taiwan.

Nel suo ultimo rapporto quotidiano, il Ministero della Difesa Nazionale di Taiwan ha segnalato la presenza di 36 aerei e di sette navi da guerra cinesi nelle vicinanze del suo territorio. Si tratta del numero più alto finora questo mese. Tra i mezzi avvistati, aerei da combattimento, veicoli senza pilota ed elicotteri. Un totale di diciotto di questi aerei avrebbe attraversato la linea mediana dello Stretto di Taiwan, un confine non ufficiale ma comunque rispettato da decenni da Taipei e Pechino, e si sarebbe avvicinato a soli 74 chilometri dalla città settentrionale di Keelung, dove si trova una base militare, e a 107 chilometri dalla città occidentale di Taichung. 

Secondo il rapporto ufficiale, queste incursioni sono avvenute tra le 06:40 e le 18:08 di giovedì 20 giugno (ora locale). Un'altra flotta di quindici aerei e droni cinesi, invece, è entrata nella regione sud-occidentale dell'autoproclamata zona di identificazione della difesa aerea taiwanese ed è passata a soli 68 chilometri da Capo Eluanbi, all'estremità meridionale di Taiwan, tra le 20:07 e le 21:14. Rilevato anche un elicottero a 176 chilometri da Capo Eluanbi. "Le forze armate della Repubblica di Cina (nome ufficiale di Taiwan) hanno monitorato la situazione e hanno utilizzato aerei da combattimento, navi della Marina e sistemi missilistici costieri in risposta alle attività rilevate", ha affermato in una nota il ministero militare.

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