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Il latte è "razzista"? L'ultima follia della cultura "woke"

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Il mondo sta andando alla deriva. Dopo le ultime sparate sulla Cappella Sistina messa sotto accusa per razzismo, ora la cosiddetta cultura "woke" mette nel suo folle mirino il latte. Sì, avete capito bene. Il latte, alimento primario, il più nutriente, quello che tutti i cuccioli di mammiferi bevono alla nascita per crescere, potrebbe essere "razzista". E lo è, riporta il sito de Il secolo d'Italia, per alcuni studiosi inglesi i quali attraverso "finanziamenti pubblici effettueranno una ricerca per stabilire le connessioni tra il latte e le ipotesi di colonialismo e razzismo".

Purtroppo è tutto vero. Il progetto Milking it: colonialism, heritage & everyday engagement with dairy, si legge nell'articolo, "ha ottenuto il finanziamento dell’Arts and Humanities Research Council, anche se per il momento non è stata rivelata l’entità del sussidio. Ma a preoccupare sono i contenuti, considerando che i ricercatori partiranno dalla bevanda per 'comprendere come le eredità coloniali influenzano le questioni contemporanee e la vita delle persone'".

 

 

La ricerca sarà guidata dal dottor JC Niala dell’History of Science Museum di Oxford e dalla dottoressa Johanna Zetterstrom-Sharp, professoressa associata presso l’UCL. "Il latte è una lente affascinante per esplorare i processi e il potere coloniale quotidiano, dalla recinzione della terra alle concezioni di igiene, maternità e salute", sostine la professoressa che non è nuova a dichiarazioni di questo tipo.

 

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