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Javier Milei, lo chiamano populista, ma è il vero nemico di Maduro, il dittatore tanto amato a sinistra

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La storia continua a fare brutti scherzi ai compagni, pronti sempre a mistificare i fatti per ingabbiare la realtà nei loro vetusti schemi ideologici. Ci avevano raccontato di un Javier Milei criptofascista, populista, pronto a instaurare una dittatura sul tipo di quella dei colonnelli (e che anzi aveva già iniziato un processo “revisionistico” sui cosiddetti desaperecidos). E ora si ritrovano l’Argentina e il suo presidente in prima fila nella lotta contro il vero dittatore dell’America Latina, quel Nicolas Maduro che è stato confermato per la terza volta presidente del Venezuela in elezioni farsa viziate da pesanti brogli. E che, in dieci annidi potere, ha impoverito una terra ricca e imposto con la violenza il suo potere.

Erede designato di Hugo Chavez, i progressisti hanno spesso strizzato l’occhio a lui e al suo maestro, considerandoli come una sorta di vendicatori delle malefatte del capitalismo e dell’imperialismo americano. Ora se lo ritrovano alleato dell’Iran, della Russia, di Cuba e di tutte le autocrazie del mondo. Nei suoi confronti, anche i leader della sinistra “moderata” dell’America Latina, dal brasiliano Lula al cileno Boric, si mostrano quanto meno esitanti (...)

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