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Libano, troupe del Tg3 aggredita: morto l'autista

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Paura per alcuni giornalisti Rai. Una troupe del Tg3 è stata aggredita nella mattinata di martedì 8 ottobre in Libano mentre era impegnata a documentare la situazione al confine con Israele. Ad avere la peggio l'autista locale che ha accusato un malore. Stando a quanto riporta su X il profilo ufficiale del tg, "l'autista locale ha avuto un infarto ed è morto dopo il trasporto in ospedale".

Successivamente è stata l'inviata Lucia Goracci, nell'edizione delle 12, a spiegare quanto accaduto. La cronista ha affermato che prima un uomo armato e poi un gruppo di persone si sono avvicinate e hanno cominciato a minacciare i giornalisti. A quel punto l'autista ha avuto un malore ed è morto nonostante il massaggio cardiaco. Il fixer aveva segnalato a Hezbollah la presenza dei giornalisti

"Eravamo in un villaggio a nord di Sidone, sul luogo di un bombardamento di due notti fa - ha spiegato Goracci -. Qui è spuntato un uomo, che ha aggredito l'operatore Marco Nicois, tentando di strappargli la telecamera. Abbiamo protetto Marco, ci siamo allontanati in fretta, sono arrivati altri che hanno provato a spintonarci, a spintonare l'auto. Siamo andati via veloci in auto, ma quest'uomo ci stava seguendo e quando l'autista si è fermato a un distributore, ormai eravamo fuori dal Paese, ci è venuto addosso, ha strappato le chiavi, ha tentato di distruggere la telecamera mentre nessuno ci veniva in aiuto". 

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