Hamas consegna la lista degli ostaggi a Israele: "25 vivi su 33"

lunedì 27 gennaio 2025
Hamas consegna la lista degli ostaggi a Israele: "25 vivi su 33"
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Hamas consegna a Israele la lista degli ostaggi vivi e morti. Una lista che Tel Aviv aspettava da tempo. Per ora, però, sono stati comunicati solo numeri, non nomi. E le autorità israeliane hanno fatto sapere alla stampa che “coincidono con quello che sapevamo”. In particolare, delle 33 persone liberate nella prima fase del cessate il fuoco, 25 dovrebbero essere vive e otto morte. Il timore è che tra le vittime ci siano anche Shirin Bibas e i suoi bambini Kfir e Ariel, di 9 mesi e 4 anni. Di loro, infatti, nessuno parla più. 

Intanto, a Gaza decine di migliaia di palestinesi hanno cominciato a tornare nel Nord della Striscia. Una novità che ha scatenato un sentimento di gioia diffuso, come si vede nelle immagini trasmesse da Al Jazeera e come si nota nelle parole pronunciate dalle persone in cammino, incalzate dai corrispondenti delle agenzie di stampa che si trovano nella Striscia. “E’ un momento di grande felicità”, ha detto alla Associated Press Ismail Abu Matter, che è rimasto accampato per quattro giorni con i suoi quattro figli prima di attraversare il corridoio Netzarim e di riunirsi con il resto della famiglia, che invece non aveva mai lasciato il Nord. “Abbiamo temuto che non saremmo mai tornati, come è successo ai nostri antenati durante la Nakba. Questo è il giorno della nostra vittoria contro chi voleva cacciarci", ha poi aggiunto.

Riferendosi al ritorno della popolazione di Gaza al Nord, reso possibile dall'accordo firmato a Doha, Hamas in un comunicato ha parlato di “felice vittoria”. In realtà lo scorso sabato Israele aveva deciso di fermare tutto, accusando Hamas di non aver liberato l’ultima civile donna nelle sue mani di cui si ha la certezza che è viva, Arbel Yahud, 29 anni. A quel punto c'è stata una trattativa serratissima che ha portato alla svolta: il passaggio del corridoio è stato aperto dopo che Hamas ha accettato di liberare Yahud giovedì 30 gennaio invece che sabato 1 febbraio come previsto in un primo momento. Oltre a lei, saranno liberati anche Adam Berger, l’ultima delle soldate di Nahal Oz ancora in mano ad Hamas, e un altro ostaggio. Probabilmente Keth Seigel, 65 anni, cittadino israeliano e americano, prelevato dal kibbutz di Kfar Aza. In cambio verranno rilasciati 30 prigionieri palestinesi per Yahud e Seigel e 50 per la militare Berger.

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