Pace sì, pace no. Ormai capire le intenzioni di Vladimir Putin è materia per gli indovini. In un primo momento lo zar aveva dato la sua disponibilità agli Stati Uniti e a Donald Trump quanto meno a discutere con l'Ucraina riguardo a un cessate il fuoco. Ma poi, nella realtà dei fatti, Mosca ha continuato a bombardare Kiev e ad avanzare nel suo territorio. Che cosa spera di ottenere? Una miglior posizione da cui partire nei negoziati? O forse c'è qualcosa di più, come spiega Domenico Quirico sulla Stampa.
"Da tre anni quello che Putin esige non sono chilometri di steppa, presunte materie rare di cui ha abbondanza, neppure fasce di sicurezza - premette il giornalista -. Ha scatenato una di quelle guerre che servono per creare o confermare significati, quelle con cui si vuole imporsi anche al fato e generano l'infeconda specie del disordine. Con cui vuole ottenere un riconoscimento di status che si ricapitola e fissa, secondo la sua cosmogonia imperialistica, in un incontro che un tempo si chiamava summit. Vuole un vertice semplice unico definitivo: lui e un presidente americano qualsiasi che si stringono la mano - ha poi aggiunto - e chiacchierano in qualunque parte del mondo". Un esempio? Basta ricordare gli storici vertici a Ginevra e a Helsinki. O, ancora, ai rapporti delicati personali di leader del calibro di Kruscev, Breznev, Kennedy, Reagan. Lo zar, che vive ancora sotto l'ombra del vecchio gigante sovietico, sogna di ritornare ai vasti di un tempo, ovvero di un'epoca dove Usa e Urss decidevano le sorti del mondo.
Russia, uccidere Vladimir Putin? Non cambierà le cose
Il tentativo fallito innesca una scontata dietrologia su quello che poteva essere e non è stato. Vladimir Putin s...Come ricorda il giornalista della Stampa, sembra che Donald Trump sia stato uno dei pochi a intuire il piano di Vladimir Putin. Il tycoon aveva infatti dichiarato dopo i colloqui di Istanbul che: "Solo un incontro tra me e Putin porrà fine a questa guerra". In fondo lo zar vuole solo dimostrare ai suoi cittadini che i morti in Ucraina, i soldi spesi per la guerra e l'isolamento internazionale sono serviti a qualcosa.