Russia, "nessuna pietà": paura dopo l'attacco di Kiev

lunedì 2 giugno 2025
Russia, "nessuna pietà": paura dopo l'attacco di Kiev
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"Non ci può essere nessun perdono o pietà, ma soltanto una punizione irrimediabile": il vicepresidente della Duma, Konstantin Kosachev, lo ha detto dopo l'attacco di Kiev contro i bombardieri russi, uno degli elementi fondamentali dell’arsenale atomico di Mosca. Poi ha aggiunto: "Per questi terroristi tutto quello che succede di terribile nel nostro territorio è un bene". La risposta militare, insomma, sembra essere quasi un dovere. Ci hanno colpito. La nostra reazione ci deve essere e ci sarà, ne sono certo", ha ribadito Andrey Klishas, capo della Commissione costituzionale del Consiglio di Federazione, la Camera alta. Secondo analisti e osservatori, per il presidente russo Vladimir Putin “tutte le opzioni" sarebbero "sul tavolo”. 

I soliti bene informati sostengono che il Cremlino potrebbe ricorrere ai temibili missili Oreshnik. Per questo non sarebbe da escludere un appello pubblico del presidente russo alla popolazione civile ucraina. Intanto, per comprendere quanto questo attacco abbia colpito l’orgoglio militare russo basta andare a leggere cosa scrivono i blogger di guerra. "È la nostra Pearl Harbour — ha commentato Roman Aliokhin —. Speriamo che la risposta sia uguale a quella americana dell’epoca, o anche più dura". Per quanto riguarda la possibilità di una tregua, invece, adesso sembra essere sempre più lontana.

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