La Russia potrebbe attaccare la Nato entro il 2029, se non addirittura prima: a lanciare l’allarme il capo di Stato maggiore tedesco, il generale Carsten Breuer. “C’è l’intento di farlo e c’è un rafforzamento in corso delle riserve militari di Mosca - ha affermato l’alto ufficiale in un'intervista alla Bbc -. Gli analisti parlano del 2029, per cui entro quattro anni dovremmo essere pronti per affrontare una possibile invasione in Europa. Se mi chiedete oggi, è una garanzia che Putin non ci attaccherà prima di quella data? La mia risposta è no: dovremmo essere pronti a combattere stasera”.
Secondo il capo di Stato maggiore tedesco, Mosca starebbe fabbricando 1500 nuovi carri armati ogni anno, e non tutti sarebbero destinati alla guerra in Ucraina. Molti potrebbero essere usati per un attacco contro uno dei Paesi baltici: le tre ex-repubbliche sovietiche di Lituania, Lettonia ed Estonia, tutte entrate nella Nato e nella Ue dopo il crollo dell’Urss nel 1991. Per il generale, inoltre, anche la Polonia sarebbe un Paese a rischio.
Russia, "nessuna pietà": paura dopo l'attacco di Kiev
"Non ci può essere nessun perdono o pietà, ma soltanto una punizione irrimediabile": il vicepres...“La minaccia da parte di Mosca è molto seria, la più seria che abbiamo visto da quarant’anni - ha detto Breuer -. La situazione vista da un Paese come l’Estonia è paragonabile a sentire il calore di un incendio davanti a casa, mentre dalla Germania vediamo soltanto il fumo in lontananza. Ma la sostanza è che il pericolo è reale per tutta la Nato. Dobbiamo rafforzare le nostre difese da subito, perché soltanto con un forte deterrente militare possiamo difenderci e scongiurare un conflitto con Mosca”. Un allarme simile era arrivato, nei giorni scorsi, anche da David Petraeus, ex-comandante delle forze americane in Afghanistan e in Iraq ed ex-direttore della Cia: secondo lui, la Lituania potrebbe essere il primo Paese della Nato attaccato dalla Russia, soprattutto se Putin raggiungerà i propri obiettivi in Ucraina.