Un colloquio telefonico arrivato dopo tre anni di silenzio. Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha avuto una conversazione telefonica con l'omologo russo, Vladimir Putin, la prima dal 2022, anno dell'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina. In un comunicato dell'Eliseo viene riferito che i due leader hanno discusso della guerra in Ucraina e del programma nucleare iraniano. Da parte francese è stato ribadito "il fermo sostegno alla sovranità e all'integrità territoriale dell'Ucraina". Poi la richiesta dell'istituzione, "il più presto possibile, di un cessate il fuoco e l'avvio di negoziati tra Ucraina e Russia per una soluzione solida e duratura del conflitto". Allo stesso tempo l'agenzia di stampa Tass ha sostenuto che per Putin "il conflitto in Ucraina è una conseguenza diretta delle politiche degli Stati occidentali". Da qui l'accusa diretta di aver "ignorato per anni gli interessi di sicurezza della Russia" e di aver "tollerato violazioni dei diritti dei residenti di lingua russa" in Ucraina. Il leader del Cremlino successivamente ha sottolineato che un eventuale accordo di pace dovrà essere "a lungo termine".
Spazio anche al Medio Oriente e, in particolare, alla questione del nucleare iraniano. Secondo il Cremlino, entrambi i leader si sono trovati d'accordo sull'importanza del diritto dell'Iran all'uso pacifico dell'energia nucleare nel rispetto del Trattato di non proliferazione, e della cooperazione con l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea).
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La Russia starebbe arruolando giovani ucraini tramite Telegram, trasformandoli in inconsapevoli attentatori suicidi. Il ...Il titolare dell'Eliseo ha anche auspicato che gli ispettori dell'Aiea possano "riprendere il loro lavoro senza indugio". Macron ha inoltre espresso la sua "determinazione" a trovare "una soluzione diplomatica duratura e impegnativa" alla questione nucleare iraniana, ai missili balistici e al ruolo dell'Iran nella regione.