"I motori sono stati spenti da chi era in cabina di pilotaggio": un nuovo elemento emerge dalle indagini sul volo di Air India precipitato ad Ahmedabad il 12 giugno scorso trenta secondi dopo il decollo. La scatola nera del velivolo diretto a Londra Gatwick non avrebbe mostrato nessuna anomalia a uno dei propulsori tale da spingere comandante e primo ufficiale a intervenire. Lo evidenza l’analisi dei dati estratti dal "Flight data recorder", come spiegato al Corriere della Sera da due fonti occidentali a conoscenza dei primi risultati. Per ora, dunque, l’ipotesi su cui si starebbero concentrando gli investigatori è quella di un gesto intenzionale o da parte di uno dei piloti "o di una terza persona" autorizzata a stare in cabina.
A bordo del Boeing 787 c'erano 242 persone; 270 invece le vittime: 241 tra passeggeri (uno è sopravvissuto) e membri dell’equipaggio, e altre 29 tra coloro che si trovavano nella mensa universitaria contro la quale si è schiantato il velivolo. Secondo l’analisi del "Flight data recorder", i due interruttori posizionati al centro della console che controllano il flusso di carburante verso i motori dell’aereo sarebbero stati spostati da "Run" a "Cutoff", bloccando di fatto il passaggio di cherosene. Questa indiscrezione, lanciata dal sito specializzato The Air Current, è stata poi confermata dal Wall Street Journal,
Aereo, il posto in cui si sopravvive al 74% in caso di incidente
Esistono posti più sicuri di altri in aereo in caso di incidente? La risposta, in realtà, non è uni...Le due levette su cui adesso si è concentrata l'attenzione vengono utilizzate solo in tre casi: per avviare i motori prima del decollo, per spegnerli dopo l’atterraggio e per "isolare" un motore che va a fuoco o per farne ripartire uno che si spegne durante il volo. Secondo gli esperti, i propulsori non possono "impazzire" entrambi nello stesso istante. Escluso anche un "bird strike", cioè un impatto con gli uccelli. A pilotare il velivolo erano il comandante Sumeet Sabharwal, che aveva accumulato oltre 10 mila ore di volo su aeromobili a doppio corridoio; e Il primo ufficiale, Clive Kunder, con poco più di 3.400 ore in cabina.