Orrore allo zoo: "Dateci i vostri animali domestici per far mangiare i nostri leoni"

giovedì 7 agosto 2025
Orrore allo zoo: "Dateci i vostri animali domestici per far mangiare i nostri leoni"

3' di lettura

Per-favore-donateci-i-vostri-cuccioli-di-casa-così-possiamo-darli-in-pasto-ai-leoni. Non ha usato esattamente queste parole, sulla sua pagina Instagram, lo zoo di Aalborg, in Danimarca: ma il concetto era proprio questo. Aaa, animali domestici cercansi: conigli, porcellini d’india, polli, perché no? pure cavalli (loro, per essere ammessi, hanno bisogno del “passaporto equino” e non devono essere stati sottoposti a cure mediche negli ultimi trenta giorni). 

Van bene tutti, purché siano anziani o afflitti da cattive condizioni di salute. Lo scopo, tuttavia, non è né curarli né garantire loro una vecchiaia in serenità: se del caso saranno soppressi e verranno impiegati per nutrire i grossi predatori presenti nella struttura. Tigri, linci, leonesse. È la natura che è violenta di suo, è vero. Ma è anche un salto di crudeltà che, lassù tra i fiordi, non hanno preso benissimo. Nell’arco di qualche dì dall’annuncio urbi et orbi, la struttura è stata costretta a disattivare la sezione dei commenti sotto il messaggio incriminato (tra parentesi: il testo specificava persino che i proprietari di equini avrebbero potuto godere dei benefici di una potenziale agevolazione fiscale qualora avessero optato per questa strada e che le donazioni sarebbero possibili solo nei giorni feriali e secondo un orario prestabilito che va dalle 10 alle 13, tra l’altro per un massimo di quattro esemplari alla volta) ed è scoppiato un mezzo putiferio. «Siamo alla follia più totale», scrive adesso qualcuno sui social (perché sull’account dello zoo di Aalborg ci sarà pure il blocco, ma la notizia ormai circola). 

«Chiudere gli zoo di tutto il mondo sarebbe la cosa migliore per tutti, questa proposta è aberrante e la cosa ancora più brutta è che ci sarà gente che porterà i suoi animali per farli sbranare», risponde qualcun altro. «La Danimarca ha, ahimè, degli animali una visione utilitaristica e non è un caso isolato», fa notare un terzo. C’è chi ricorda che «non cambia molto a dare ai leoni le bistecche di manzo: neanche loro sono animali che si sono candidati a diventare cibo», chi puntualizza che «lo fanno anche allo zoo di Zurigo»: ma per la maggior parte si susseguono le reazioni di chi «che schifo» e di chi «ma che razza di orrore è? ». 

La frittata è servita. I danesi ci hanno provato a chiarire che ogni animale donato sarebbe stato sottoposto «con delicatezza a eutanasia», epperò la discussione si era già montata. Pia Nielsen, che è la vicedirettrice del paco, ha spiegato che questo genere di donazioni è abbastanza di norma nel suo Paese, tanto che viene accettato anche da altre strutture: non c’è stato niente (più) da fare. È stata sommersa dalle critiche. Colpa di quel post che ha ricevuto un’attenzione particolare, è rimbalzato in rete ed è finito sui giornali: dentro c’era scritto che lo zoo aveva «la responsabilità di imitare la catena alimentare naturale degli animali» e che quelli di piccola taglia «costituiscono una parte importante della dieta dei nostri predatori» e avrebbero ricordato «ciò che cacciano naturalmente in natura». 

«Quando si allevano carnivori», ha infatti aggiunto Nielsen, «è necessario fornire loro della carne preferibilmente con il pelo, le ossa e via dicendo: così si garantisce un’alimentazione più naturale possibile. Pertanto è logico consentire che gli animali che devono essere sottoposti a eutanasia per vari motivi possano essere utilizzati in questo modo. Molti dei nostri ospiti e partner apprezzano questa che è un’opportunità di contribuire». Molti altri utenti di internet, invece, si sono detti del tutto contrari.