Cioccolato e orologi: la crisi svizzera, ma arrivano i robot

La Swatch ha ritirato una pubblicità che aveva suscitato polemiche in Cina, e ha diffuso scuse pubbliche rivolte ai consumatori del Paese asiatico
di Giovanni Longonilunedì 25 agosto 2025
Cioccolato e orologi: la crisi svizzera, ma arrivano i robot

2' di lettura

La Swatch ha ritirato una pubblicità che aveva suscitato polemiche in Cina, e ha diffuso scuse pubbliche rivolte ai consumatori del Paese asiatico. Lepolemiche erano state innescate dalla nuova pubblicità della collezione Essentials, che ritraevano un modello asiatico con le mani ad accentuare gli occhi a mandorla: una posa considerata offensiva, e accolta da molti internauti in Cina come un richiamo a stereotipi razzisti. Il gruppo Swatch, che include anche Omega, Longines e Tissot, è fortemente esposto al mercato cinese, con circa il 27% delle vendite del 2024 provenienti da Cina, Hong Kong e Macao. L'anno scorso il fatturato del marchio principale è calato del 14,6% a 6,74 miliardi di franchi svizzeri a causa della debole domanda nel paese orientale.

Esportazioni di orologi svizzeri in ripresa a luglio soprattutto verso gli Stati Uniti. Entrando nel dettaglio, nel mese di luglio le esportazioni di orologi svizzeri sono aumentate del 6,9% su base annua, raggiungendo un valore di 2,40 miliardi di franchi (dati della Federazione dell'industria orologiera). A trainare l'export sono stati come detto soprattutto gli Stati Uniti, dove la domanda è cresciuta del 45% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Se si esclude però il solo mercato a stesse e strisce, le esportazioni risultano addirittura in calo dello 0,9%.

Finalmente Powell apre al taglio dei tassi

L’occasione era quella migliore, un convegno nel maestoso Grand Teton National Park del Wyoming davanti ai collegh...

Appare quindi evidente che la richiesta giunta dagli Stati Uniti è stata influenzata dell'incombente minaccia dei dazi, poi diventata realtà il 1° agosto. A partire da tale data, gli orologi elvetici sono soggetti in America a balzelli doganali del 39%. Just Eat, società che gestisce una delle più grandi piattaforme di ordinazioni di cibo al mondo, sta collaborando con l'elvetica Rivr, per creare un servizio di consegna robotizzata dei pasti. È in corso la fase sperimentale a Zurigo: i robot- dotati di quattro arti in grado di salire e scendere le scale e muniti di rotelle per districarsi lungo complessi spazi urbani - consegneranno le ordinazioni dei clienti Just Eat per conto del ristorante Zekis World di Oerlikon. Tempi duri anche per l'industria svizzera del cioccolato: circa il 7% delle esportazioni è direttamente interessato dalla tariffa doganale aggiuntiva americana.

Dal punto di vista di Chocosuisse, l'associazione nazionale del settore, «una rapida riduzione del dazio supplementare e estremamente importante e urgente e deve continuare a essere l'obiettivo primario della politica svizzera. Il Consiglio federale e pertanto incoraggiato a proseguire i negoziati con gli Stati Uniti in modo mirato, affinche il dazio supplementare del 39% possa essere rapidamente ridotto a un livello ragionevole».

Mercato, archiviata l'era Nagel: i titoli del risiko prendono il volo

Il mercato ha le idee chiare. L’era Nagel a Piazzetta Cuccia si avvia verso l’epilogo. L’ad di Medioba...