Emmanuel Macron, così il governo centrista rischia di cadere

di Maurizio Stefaninimercoledì 27 agosto 2025
Emmanuel Macron, così il governo centrista rischia di cadere

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Sono 210 all'Assemblea Nazionale i deputati appartenenti ai partiti della coalizione che appoggia il governo del primo ministro François Bayrou, 353 quelli dei partiti dell'opposizione, 11 i non iscritti e 3 i seggi vacanti. Tra i 210 governativi 91 sono di Insieme per la Repubblica di Macron, 36 Democratici di Bayrou, 49 e 34 di due gruppi di gollisti pro-Macron. Tra i 353 oppositori ce ne sono 138 eletti nell'alleanza di destra: 123 del Rassemblement National e 15 gollisti anti-Macron. 192 che invece sono stati eletti con l'alleanza di sinistra Nuovo Fronte Popolare, ma in Assemblea Nazionale sono divisi in quattro gruppi diversi: 71 della France Insoumise di Jean-Luc Mélenchon, 66 socialisti, 38 ecologisti, 17 comunisti. E c'è pure un gruppo eterogeneo che si chiama Libertà, Indipendenti, Oltremare e Territori (Liot), con 23.

In Francia il governo non ha bisogno di un voto di fiducia, ma può solo essere sfiduciato. E appunto questa frammentazione ha consentito a Bayrou di navigare, in particolare perla non sfiducia del Rassemblement National, che fino a un certo punto è stata condivisa anche dai socialisti. L'8 settembre, però, al voto di fiducia che chiede lo stesso Bayrou il Rassemblement National non potrebbe più astenersi, vista la contrarietà dei suoi elettori ai tagli che il governo propone. «Il Rassemblement National non voterà mai la fiducia a un governo le cui scelte fanno soffrire il popolo francese», ha scritto su X il presidente del partito Jordan Bardella. Votereste dunque contro, come France Insoumise e Ecologisti. «Bayrou non è responsabile della situazione in cui si trova. La responsabilità è di coloro che lo hanno preceduto con le loro cattive politiche Se c'è un responsabile, è il presidente della Repubblica», ha detto Jean-Luc Mélénchon.

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Anche il leader del Ps Olivier Faure ha definito «inimmaginabile che i socialisti votino la fiducia a François Bayrou», ma ci si aspettano trattative. In cambio dell'inclusione di lor ministri nel governo e del ritiro della proposta di abolire due giorni festivi pubblici potrebbero dunque dare al governo un voto determinante, ma è uno scenario piuttosto incerto. Anche con una astensione dei socialisti il ​​governo cadrebbe. Macron comunque resta per altri due anni. Potrebbe sia mantenere il governo senza maggioranza come fu per 106 giorni nel 2024; sia provare un governo tecnico; sia provare a fare un nuovo governo con parte della maggioranza magari nominando un socialista primo ministro.

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