Quella di domani potrebbe essere una giornata-chiave sulla strada del conflitto tra Russia e Ucraina. A quattro giorni dalla storica firma del cessate il fuoco tra Israele e Hamas in quel di Sharm El Sheikh, in Egitto, infatti, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump incontrerà alla Casa Bianca di Washington il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky. Si tratta del terzo incontro tra i due leader e del primo dopo l’incontro in Alaska fra Trump e Putin.
Nell'incontro con Zelensky, preceduto da quelli tra le delegazioni dei due Paesi che sono in corso da giorni, si parlerà «della richiesta di Kiev relativa alla fornitura di missili Tomahawk e di altri armamenti e sistemi di difesa aerea aggiuntivi, della resilienza energetica e di una maggiore cooperazione nella produzione di droni», ha dichiarato l'ambasciatore ucraino negli Stati Uniti in una nota.
Sui razzi a lungo raggio, dopo il monito rivolto agli Usa nei giorni scorsi dal consigliere personale di Putin, Dmitry Peskov, è arrivato quello del ministro degli Esteri russi Serghei Lavrov: «Non abbiamo richiesto un incontro per convincere l’amministrazione statunitense che si tratta di un passo molto pericoloso. Partiamo dal presupposto che ci siano persone intelligenti ed esperte che capiscono tutto perfettamente, perché questo sposterà la situazione su un terreno completamente diverso», ha dichiarato in un’intervista al quotidiano Kommersant.
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L'aeronautica militare tedesca ha fatto decollare questa mattina, domenica 21 settembre, due Eurofighter per seguire...Il consigliere di Zelensky, Mikhail Podolyak, su X, ha peraltro sottolineato come i Tomahawk siano «uno strumento essenziale per proiettare le nostre azioni nel profondo della Russia, ma non sono un’arma universale. Tuttavia potrebbero essere un nuovo tassello in un sistema che ha già dimostrato di funzionare bene, in cui Kiev con i suoi sforzi riduce il rischio per l’intero Occidente, l’Europa paga per la propria sicurezza e gli Stati Uniti ne traggono beneficio fornendo armi».
In tema di sicurezza europea, quella di ieri è stata la giornata del vertice dei ministri della Difesa della Nato a Bruxelles. Facendo eco al Segretario alla Difesa Usa, Pete Hegseth, per il quale «una cosa che abbiamo imparato con il presidente Trump, è l’attiva applicazione della pace attraverso la forza, che è l’effettiva capacità di farsi rispettare, e nel caso anche temere, dagli avversari», il segretario dell’Alleanza Atlantica Mark Rutte è tornato sul tema dell’incremento della spesa bellica che ancora non trova pari accoglimento da parte di tutti i Paesi membri per ricordare a tutti come «se hai a che fare con un dittatore disposto a sacrificare un milione di persone nella guerra in Ucraina, ottenendo solo successi molto incrementali nel Donbass, credo meno dell’1% o dello 0,5% del territorio, devi essere sicuro di essere ben preparato per quell’uomo se si muove contro dite».
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La Germania alza il livello della propria presenza militare sul fianco orientale della Nato. Di fronte alla crescente mi...Il monito di Rutte è indirizzato a quegli Stati, che Hegseth ha definito «scrocconi», tra i quali c’è sicuramente la Spagna, che Trump ha minacciato di nuovi dazi doganali se non allineerà la sua spesa bellica al target del 5% del Pil indicato dalla Casa Bianca come la soglia di sicurezza per poter fronteggiare la minaccia costituita dalla Russia.
In tema di spese militari e di tutela dalla minaccia di Mosca, la notizia di ieri l’ha data il ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius, annunciando a margine della riunione Nato di Bruxelles, che la Germania intende assumere la guida di uno scudo di difesa aerea europeo, investendo 10 miliardi di euro nell’acquisto di droni nei prossimi anni per la realizzazione del cosiddetto muro anti-droni russi lungo la frontiera orientale.
Lo stesso Pistorius ha aggiunto che Berlino «sta attualmente preparando un pacchetto da oltre 2 miliardi di euro» di aiuti militari all’Ucraina, che «includerà sistemi di difesa aerea, complessi radar, tecnologie e munizioni». In precedenza aveva anche annunciato che la Germania avrebbe aumentato il suo contributo alla sorveglianza dello spazio aereo Nato nell’Europa orientale e inviato caccia Eurofighter in Polonia per voli di pattugliamento.
Sul fronte bellico, Mosca ieri ha dichiarato di aver conquistato due villaggi nel Donetsk e Dnipropretovsk mentre a Kharkiv le autorità ucraine hanno ordinato l’evacuazione di oltre 400 famiglie da 40 insediamenti della regione per il deteriorarsi delle condizioni di sicurezza. In quasi tutta l’Ucraina sono state imposte interruzioni controllate della fornitura di corrente elettrica, a causa della difficile situazione del sistema energetico del Paese ripetutamente colpito dagli attacchi arerei russi in queste ultime settimane.