Blitz terroristico a una Ong USA in Afghanistan. 11 morti
L'attentato all'alba a Kunduz City. Gli insorti: "Ecco il nostro benvenuto al nuovo generale David Petraeus"
Almeno undici le persone morte e una trentina i feriti. Questo il bilancio dell'attacco sferrato all'alba da un commando di talebani alla sede di una ong americana a Kunduz City, capoluogo della omonima provincia dell'Afghanistan. A quanto appreso dal governatore provinciale, Muhammad Omar, un commando di sei talebani, di cui due kamikaze, ha attaccato la sede della ong americana Development Alternatives Inc (Dai), ente che gestisce l'aiuto economico degli Stati Uniti allo sviluppo in Afghanistan. L'attacco - Un primo kamikaze avrebbe fatto saltare un'autobomba verso le 3 (le 0,30 italiane) davanti all'ingresso della ong, mentre un secondo ha attivato la carica che portava indosso all'interno dell'edificio. Gli altri quattro componenti del commando si sarebbero infine asserragliati nella base dando vita a un lungo conflitto a fuoco risolto dalle autorità militari afghane e straniere solo dopo sette ore di battaglia. Il bilancio, non a caso, è pesante. Oltre a tre stranieri (una guardia di nazionalità tedesca, un cittadino britannico e un filippino) sono morti due afghani e tutti e sei i componenti del commando terroristico, mentre un altro britannico è rimasto gravemente ferito. Rivendicazione – Il portavoce degli insorti, Zabihullah Mujahid, ha rivendicato l'operazione, dichiarando che "questo è il nostro benvenuto al generale David Petraeus", il quale oggi a Kabul ha assunto il comando della Forza internazionale di assistenza alla sicurezza. Il generale americano, infatti, è arrivato nella capitale in aereo, trasferendosi nel quartiere generale Isaf a bordo di un elicottero. La prima uscita del nuovo comandante in capo delle forze Usa è prevista domani all'ambasciata americana per le celebrazioni del 4 luglio.