Stop al petrolio russo. La Cina ha sospeso gli acquisti via mare dopo che gli Stati Uniti hanno imposto sanzioni a Rosneft e Lukoil, le due maggiori compagnie petrolifere russe. La notizia è stata diffusa da Reuters che sottolinea come la decisione arrivi mentre le raffinerie in India, il maggiore acquirente di petrolio russo via mare, si preparano a ridurre drasticamente le importazioni di greggio da Mosca, per conformarsi alle sanzioni statunitensi imposte in seguito all'invasione dell'Ucraina da parte del Cremlino.
Una scelta - quella di Pechino - he rischia di sferrare un duro colpo a Mosca. Oltretutto, il calo della domanda dei due maggiori clienti della Russia costringerà i principali importatori mondiali a cercare forniture alternative, facendo aumentare i prezzi globali. Le compagnie petrolifere nazionali cinesi PetroChina, Sinopec, Cnooc e Zhenhua Oil si asterranno dunque dal commerciare petrolio russo trasportato via mare, almeno nel breve termine. La preoccupazione è quella delle sanzioni.
Russia e Cina, il comunismo è tornato ed è più pericoloso di prima
La sinistra in Italia è traumatizzata. Questo spiega l’esasperazione dei toni, ogni giorno più aggre...E l'impatto si è notato già prima dell'annuncio dei provvedimenti. Le offerte per il greggio "Espo" (quello russo appunto) sono scese a un premio di 1 dollaro al barile rispetto all'Ice Brent. Intanto anche l'Unione europea ha adottato il 19° pacchetto di sanzioni contro la Russia, con nuove misure economiche e personali che colpiscono energia, finanza, industria militare e diplomazia. Nel mirino ecco che ci finiscono anche le raffinerie e i commercianti di petrolio in Cina, nonché la rete della cosiddetta "flotta ombra" (quella che aggira i divieti sul petrolio russo ndr), con l'inserimento della società Litasco Middle East (Emirati Arabi Uniti) e 117 nuove navi vietate nei porti Ue.