"Un errore": così il premier ungherese Viktor Orban ha definito le sanzioni imposte dal presidente americano Donald Trump alla Russia. "Sarò presto a Washington per discuterne con il presidente Trump. Stiamo ragionando su come costruire un sistema sostenibile per l’economia ungherese, perché l’Ungheria dipende moltissimo dal petrolio e dal gas russo. E senza di loro, i prezzi dell’energia andranno alle stelle, provocando delle carenze nelle nostre scorte", ha detto in un punto stampa Orban, oggi in visita a Roma, dove incontrerà la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Sulle sanzioni americane, comunque, il premier ungherese si è detto ottimista: "Cercheremo di trovare una via d’uscita, soprattutto per l’Ungheria". Sull'incontro con la premier, invece, ha spiegato: "Il punto più importante della discussione con il vostro primo ministro è il futuro dell’economia europea, perché sulla guerra in Ucraina resta ben poco da fare". Cioè, ha aggiunto, "abbiamo appaltato agli americani e ai russi la possibilità di risolvere questa guerra. Purtroppo, non abbiamo un ruolo. L’Europa è totalmente fuori dai giochi". Secondo lui, l'Ue sarebbe "fuori dai giochi sul futuro della costruzione della sua sicurezza e sui futuri rapporti tra russi e ucraini. Quindi c’è ben poco da discutere su questo fronte".
Così l'Europa boicotta la pace in Ucraina
Pur di toccare almeno una volta palla l’Unione Europea, con coraggio leonino, è disposta persino a schiacci...Infine gli è stato chiesto se il suo Paese continuerà a chiedere il carcere per Ilaria Salis, l'ex attivista oggi europarlamentare di Avs detenuta per oltre un anno in Ungheria con l'accusa di aver partecipato al pestaggio di estremisti di destra ungheresi durante una manifestazione a Budapest. Orban ha risposto solo con un sorriso.




