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Per fermare l’ascesa record di Farage Starmer chiude la porta agli immigrati

Shabana Mahmood, ministro degli Interni musulmana e di origini pakistane, annuncia la svolta: stop all’accoglienza facile
di Mauro Zanonlunedì 17 novembre 2025
Per fermare l’ascesa record di Farage Starmer chiude la porta agli immigrati

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Sarà «la più ampia riforma per contrastare l’immigrazione irregolare dei tempi moderni», è «una missione morale», perché abbiamo «un sistema d’asilo fuori controllo». A pronunciare queste parole non è stata una «pericolosa» sovranista britannica, ma la ministra dell’Interno del governo laburista di Keir Starmer, Shabana Mahmood, musulmana e di origini pakistane. Che ha annunciato il nuovo e durissimo piano per lottare contro l’immigrazione clandestina, rendere il Regno Unito meno attrattivo per i richiedenti asilo e cercare allo stesso tempo di frenare l’ascesa di Reform Uk, il partito identitario di Nigel Farage, che vola in tutti i sondaggi. I dettagli della riforma verranno illustrati oggi alla Camera dei Comuni ma le principali misure sono state anticipate dalla ministra dell’Interno in varie interviste sui media britannici nel weekend. La più importante è la riduzione a 30 mesi del permesso di soggiorno garantito ai rifugiati, con obbligo di revisione periodica e possibilità di rimpatrio laddove i Paesi d’origine tornassero a essere dichiarati «sicuri». Il diritto a presentare richiesta per la residenza permanente verrà inoltre allungato a 20 anni, il quadruplo rispetto alla situazione attuale.

La legge britannica al momento in vigore garantisce infatti un permesso di soggiorno di 5 anni a chiunque si veda riconosciuto lo status di rifugiato e la possibilità di ottenere una residenza sine die, con successivo diritto alla cittadinanza, alla scadenza del quinquennio: un automatismo, di fatto, che non prevede revisioni salvo il coinvolgimento in gravi reati. Con la stretta voluta dalla ministra dell’Interno di Starmer cambierà tutto. «È importante ripristinare l’ordine e il controllo in questo sistema, in modo da poter mantenere il consenso e la fiducia dell’opinione pubblica nell’esistenza stessa di un sistema di asilo», ha detto Shabana Mahmood alla Bbc, annunciando anche lo stop agli aiuti per l’alloggio e alle indennità finanziarie settimanali destinate ai richiedenti asilo che hanno il diritto di lavorare e sono in grado di provvedere al proprio sostentamento, ma scelgono di non farlo, o per coloro che violano la legge britannica.

La riforma firmata Mahmood si ispira al sistema di gestione dei flussi migratori in vigore in Danimarca, guidata dalla leader socialdemocratica Mette Frederiksen, che da anni adotta un approccio molto duro verso l’immigrazione. Il giro di vite annunciato da Londra è stato applaudito ieri dalla Francia di Emmanuel Macron, con cui Starmer ha siglato un accordo per gestire i flussi migratori irregolari attraverso la Manica, basato sul principio “one in, one out”. «Non mi sorprende che il governo britannico stia adottando misure per inasprire le condizioni di accoglienza, perché è anche ciò che i Paesi europei avevano espresso come aspettativa nei suoi confronti», ha dichiarato il ministro degli Esteri francese, Jean-Noël Barrot. Salito al potere nell’estate del 2024, Starmer è sotto pressione sul fronte migratorio, in ragione degli oltre 39.000 ingressi irregolari. Per Farage, i provvedimenti del governo sono «superficiali» e «insufficienti».