Si chiama Rahmanullah Lakanwal il cittadino afghano di 29 anni accusato di aver sparato a due membri della Guardia Nazionale nei pressi della Casa Bianca, a Washington. I due militari erano dati per morti martedì sera ma si trovano ancora ricoverati in gravissime condizioni. Lakanwal aveva collaborato in passato con diverse entità governative statunitensi attive in Afghanistan, tra cui la Cia, come membro di una forza partner a Kandahar. A renderlo noto Fox News Digital, citando quanto dichiarato dall'attuale direttore della Cia John Ratcliffe, e specificando che Lakanwal entrò negli Stati Uniti un mese dopo il ritiro delle truppe Usa dal Paese asiatico, nell'ambito della Operazione Allies Welcome.
In una dichiarazione video pubblicata su su Truth, il social media di sua proprietà, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha accusato il suo predecessore Joe Biden. "Sulla base delle migliori informazioni disponibili, il Dipartimento per la Sicurezza Interna è convinto che il sospettato in custodia sia uno straniero entrato nel nostro Paese dall'Afghanistan, un inferno sulla Terra - ha annunciato Trump -. È stato fatto arrivare qui dall'amministrazione Biden nel settembre 2021 su quei famigerati voli di cui tutti hanno parlato. Nessuno sapeva chi stesse arrivando, nessuno ne sapeva nulla. Il suo status" di rifugiato "è stato approvato in base a una legge firmata dal presidente Biden. Un presidente disastroso, il peggiore nella storia del nostro Paese. Questo attacco evidenzia la più grande minaccia alla sicurezza nazionale che il nostro Paese si trova ad affrontare. L'ultima amministrazione ha lasciato entrare 20 milioni di stranieri sconosciuti e non controllati da tutto il mondo, da luoghi di cui non si vorrebbe nemmeno sapere. Nessun Paese può tollerare un simile rischio per la nostra stessa sopravvivenza".
Trump ha condannato con durezza la sparatoria avvenuta nel pomeriggio di ieri. Parlando in serata da Palm Beach, in Florida, il presidente ha definito l'attacco "un atto malvagio di odio e di terrore", aggiungendo che si tratta di "un crimine contro l'intera nazione". Trump ha citato informazioni del Dipartimento per la Sicurezza interna secondo cui il presunto autore dell'attacco sarebbe entrato negli Stati Uniti dall'Afghanistan nel settembre 2021, criticando duramente le politiche migratorie dell'amministrazione Biden. "La sparatoria - ha affermato Trump - sottolinea la più grande minaccia alla sicurezza nazionale che il nostro Paese si trovi oggi ad affrontare".
Il capo della Casa Bianca a tal proposito ha annunciato che la sua amministrazione intende avviare "una revisione completa di ogni singolo straniero proveniente dall'Afghanistan entrato nel Paese sotto la guida di Biden", promettendo "tutte le misure necessarie per garantire l'espulsione di qualsiasi persona che non appartenga agli Stati Uniti o che non apporti benefici alla nostra nazione".




