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Allevatori bavaresi in rivolta: "No alle Olimpiadi del 2018 nel nostro Paese"

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La cittadina di Garmisch-Partenkinchen è nella rosa delle favorite per ospitare i giochi invernali. I contadini non cedono e creano l'associazione "Nolympia"

bonfanti ilaria
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Gli allevatori bavaresi si sono schierati in prima fila contro la proposta di candidatura del paese Garmisch-Partenkinchen per le prossime Olimpiadi invernali del 2018. E, nemmeno l'intervento del Governatore bavarese, Horst Seehofer, è riuscito a convincere gli infuriati proprietari di pascoli che non intendono cedere i loro terreni per "cementificare con gli impianti in vista dei giochi Olimpici". Uno dei 20 allevatori, durante un intervento televisivo, ha così dichiarato che lui e tutti i suoi colleghi non sono disposti, "per nulla al mondo", a destinare le  loro proprietà perché non vogliono "vederle trasformate in parcheggi e impianti destinati ad accogliere i giochi per svolgere le Olimpiadi" che hanno definito "un circo equestre di due settimane". Lo scontro sembra ormai avere assunto dimensioni di carattere nazionale ed è riportato anche su "Berliner Zeitung" che, alludendo alla rivolta dei contadini protestanti del lontano 1525, parla di una nuova "rivolta dei contadini", in queste circostanze bavaresi. Gli allevatori, nel frattempo, avrebbero creato l'associazione "NOlympia" con il preciso obiettivo di contrastare i piani del Governo regionale, facendo anche ricorso, se necessario, all'arma del referendum. Uno dei promotori del gruppo "NOlympia", Axel Doering, ha definito "un'insensatezza la candidatura per le Olimpiadi invernali del 2018" e ha continuato a sottolineare che "l'anno prossimo, già con i Mondiali di sci alpino, avremo un assaggio di quello che riserverebbero le Olimpiadi invernali". Naturalmente la lobby degli albergatori preme in favore della candidatura della cittadina bavarese, ma Doering si dice sicuro di vincere l'eventuale referendum perché, rispetto all'inzio, nel frattempo, l'atteggiamento degli abitanti è decisamente mutato. "Lo scorso anno"- ha spiegato Doering- "due terzi della popolazione erano a favore dei Giochi invernali, ma, dopo l'arroganza mostrata dai sostenitori della candidatura, la situazione si è completamente rovesciata".

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