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Stati Uniti, senza visto ma con tassa da 14 dollari

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Nuove normative per entrare negli States a partire dall'8 settembre. Ue e tour operator contrari al "balzello"

Paolo Franzoso
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Negli Stati Uniti senza visto, ma d'ora in poi pagando 14 dollari via internet con la carta di credito. Sì perché dall'8 settembre i viaggiatori dei 36 paesi aderenti al Visa Waiver Program continueranno a non passare dai consolati per richiedere e pagare i visti d'affari e di turismo per un massimo di 30 giorni, ma dovranno fare i conti con un nuovo costo: dovranno versare l'importo di 14 dollari all'atto della richiesta dell'autorizzazione (obbligatoria, in vigore dal 12 gennaio 2009) Esta (Eletronic System for Travael Authorization), con validtà biennale o fino alla scadenza del passaporto, da compilare almeno 72 ore prima di imbarcarsi per gli States. Chi ha già acquisito l'autorizzazione non dovrà sborsare niente per tutto il periodo di validità. 14 dollari, ossia 10 euro, una specie di tassa d'ingresso che servirà a finanziare il piano di promozione turistica americano per 10 dollari, mentre i restanti 4 andranno per coprire le spese per il funzionamento di Esta. La decisione non è piaciuta a Bruxelles. «Rammarico» e «preoccupazione», esprime la commissaria agli Affari Interni, Cecilia Malmstroem: la misura - commenta - è «incoerente con gli impegni presi dagli Stati Uniti per facilitare la mobilità tra le due sponde dell'Atlantico poiché aggiunge ulteriori oneri a carico dei cittadini europei che vogliono recarsi negli Usa». Ma il provvedimento era nell'aria. I tour operator italiani riuniti nell'Astoi (associazione dei Tour Operator)  parlano di «balzello», già nei mesi scorsi avevano sottolineato come «in un momento di estrema fragilità del mercato, l'adozione di meccanismi penalizzanti non contribuisca al rilancio del settore».

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