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Ahmadinejad al Papa: "Insieme per la religione"

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Il presidente iraniano si rivolge a Bendetto XVI per difendere il monoteismo dal degrado morale

Eleonora Crisafulli
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Il presidente della Repubblica islamica Mahmud Ahmadinejad lancia un appello a Benedetto XVI in nome della religione: per difendere il monoteismo è necessaria una "stretta cooperazione" tra l'Iran e il Vaticano. La notizia arriva dal sito ufficiale della presidenza iraniana. Il messaggio è stato consegnato mercoledì dal vice presidente Mohammad Reza Mirtajoddini al Papa, dopo l'udienza generale. Nella lettera Ahmadinejad ringrazia Benedetto XVI per la condanna al minacciato gesto del pastore evangelico Terry Jones, in Florida, che aveva annunciato di voler bruciare il Corano nell'anniversario degli attentati dell'11 settembre. Il presidente iraniano ha elogiato la posizione del Vaticano contro la profanazione del testo sacro dei musulmani e ha invocato maggior cooperazione tra le confessioni religiose per arrestate il degrado morale delle società. Il messaggio - "L'inosservanza dell'uomo per i precetti delle divine religioni, che si origina da scuole come il secolarismo, l'umanesimo estremista occidentale e la crescente tendenza dell'uomo verso la vita materiale è aumentata e ha spianato la strada per il declino della società umana. Per questo la stretta collaborazione e interazione tra divine religioni per interrompere simili distruttive iniziative rappresenta un'assoluta necessità. Ahmadinejad ha invitato i seguaci delle divine religioni a guidare il cammino per "stabilire la giustizia, sradicare l'oppressione e superare le pratiche discriminatorie". "La Repubblica islamica dell'Iran, come sistema religioso e democratico, considera la stretta cooperazione e l'espansione delle relazioni bilaterali con il Vaticano come una delle priorità della sua politica estera", afferma Ahmadinejad. Teheran è pronta ad "unire i suoi sforzi" a quelli del Papa "per cambiare la struttura tirannica che oggi domina il mondo". Non è la prima volta che il leader iraniano si rivolge al Pontefice in questi termini. Già nel dicembre 2006 aveva inviato un'analoga lettera.

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