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Venezuela, liberata Vanessa

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La studentessa: "Sto bene"

Silvia Tironi
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"Sto bene". Sono queste le prime parole di Vanessa Farina, la studentessa di 21 anni originaria di Frosinone rapita in Venezuela lo scorso 20 novembre, dopo la sua liberazione.  Vanessa era stata sequestrata da un gruppo di uomini armati mentre usciva dal garage della casa dove si trovava, in un'arearesidenziale del municipio di Cabimas, non lontano da Maracaibo. Dopo l'irruzione dei rapitori nell'abitazione, la ragazza aveva cercato di fuggire, ma era stata intercettata dal commando e fatta prigioniera. Quello di Vanessa Farina Riccione è stato l'88esimo sequestro avvenuto dall'inizio dell'anno nel solo stato di Zulia, alla frontiera con la Colombia. "Sto bene, non mi hanno trattato male, anche se ho avuto molta paura, soprattutto all'inizio. La mia liberazione è stata come un regalo di Natale", ha dichiarato la 21enne. Durante i 34 lunghi giorni trascorsi in mano a dei rapitori, ha sottolineato la giovane, "non c'è stata alcuna violenza. Non posso lamentarmi, sono stata trattata bene". La ragazza, interrogata dagli investigatori, non ha saputo dare indicazioni sul luogo in cui è stata tenuta nascosta: "Avevo gli occhi bendati, credo mi abbiano portato in un luogo di campagna".

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