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Quindici anni a Tareq Aziz

Scampato alla pena di morte

Albina Perri
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Scampato alla pena di morte: Tareq Aziz è stato condannato a 15 anni di carcere, insieme con Alì il chimico,  ell'ambito del processo sulla strage compiuta nel 1992 contro un gruppo di commercianti. Questa la pena inflitta all'ex vicepremier di Saddam Hussein dal tribunale speciale di Baghdad, che ha invece condannato a morte due fratellastri del defunto ex presidente iracheno, Saddam Hussein, Watban Ibrahim al-Hussein e Sabawi Ibrahim al-Hussein. Il processo riguarda l'ordine emesso nel 1992 da Saddam Hussein di uccidere 42 commercianti iracheni e di sequestrare i loro beni perché secondo il dittatore avrebbero aumentato i prezzi della merce venduta approfittando dell'embargo imposto al Paese dalla comunità internazionale.Ora ad Aziz resta solo un altro processo da affrontare, assieme ad altri 15 dirigenti del disciolto partito Baath. Aziz deve rispondere dell'accusa di essere responsabile dell'uccisione e deportazione di curdi sciiti iracheni agli inizi degli anni '80. AZIZ - Tarek Aziz, 72 anni, tra alti e bassi fu per molti anni il vice primo ministro di Saddam. Si arrese e venne arrestato dopo la caduta del regime in seguito alla guerra del 2003. Di religione cattolica caldea, Aziz era la «faccia presentabile» del sanguinario regime. Negli scorsi anni venne coinvolto nello scandalo Oil for food in cui durante l'embargo l'Iraq faceva pervenire partite consistenti di petrolio a funzionari internazionali, anche dell'Onu, che si mostravano amichevoli verso Bagdad e s'impegnavano ad aggirare l'embargo che affamava la popolazione e arricchiva il rais e i suoi accoliti.

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