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"Prendetemelo vivo": per Sarkò più vicina la rielezione

Il killer di Tolosa è un bel colpo per la campagna elettorale di Nicolas: come per Zapatero l'Atocha

Nicoletta Orlandi Posti
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"Lo voglio vivo". E' questo l'ordine che il presidente francese aveva dato agli uomini che stavano braccando il killer responsabile dell'uccisione di tre soldati e dei quattro morti della scuola ebraica di Tolosa. "Voglio che sia sia arrestato e portato davanti alla giustizia perché renda conto dei crimini dei quali è sospettato". L'ordine di Sarkozy è stato rispettato: Moahmmed Merah è stato catturato vivo. L'uomo, un 24enne di origini algeerine, si dice un affiliato di Al Qaeda. Le parole di Sarkozy - Con questa operazione, Sarkò lo sa bene, si gioca la sua rielezione. E le parole pronunciate nel discorso alla nazione a molti sono sembrate un comizio elettorale. Proprio uno di quei comizi elettorali che erano stati teoricamente interrotti a causa del lutto nazionale ma ai quali nessuno schieramento politico ha rinunciato: la campagna elettorale è proseguita proprio sulla strage di Tolosa. "Il terrorismo non dividerà la nostra nazione". "Tutto è stato fatto affinchè il sospettato sia arrestato e portato di fronte alla giustizia", ha proseguito il presidente francese, che si è congratulato con la polizia per il lavoro svolto. "Ho voluto convocare insieme i rappresentanti delle comunità ebraiche e musulmane", ha sottolineato, "per dimostrare che il terrorismo non separerà la nostra comunità nazionale". Come l'11 settembre - Il presidente ha poi reso omaggio "all'eccezionale mobilitazione delle forze dell'ordine" per catturare l'uomo accerchiato a Tolosa e ha  dedicato "un pensiero profondamente commosso" alle sue vittime.  Sarkozy ha poi annunciato che si recherà a Tolosa al capezzale dei poliziotti feriti e poi parteciperà nel pomeriggio a Montauban ad una cerimonia per i tre soldati uccisi. Il presidente insomma diventa super-presenzialista in occasione della tragedia. Ma i morti di Tolosa sono un assist troppo invitante per Sarkozy, che ha basato la sua intera campagna elettorale sulla lotta all'immigrazione, arrivando anche a minacciare la fuoriuscita della Francia dal trattato di Schenghen. Nicolas, dopo quanto accaduto negli ultimi giorni, ha la strada spianata verso la rielezione (e il Fronte Nazionale di Marine Le Pen, c'è da scommetterci, raccoglierà una valanga di voti in più rispetto alle previsioni). Per Sarkò, venga scusato il cinismo, la strage di Tolosa rappresenta quello che per Zapatero fu la strage dell'Atocha a Madrid: una tragedia che sposta gli equilibri nella corsa elettorale.

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