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Filippine, operatori Cri rapiti:

Vagni deve essere operato

Silvia Tironi
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Sono ancora nelle mani dei loro rapitori, ribelli delle Filippine, i due operatori della Croce Rossa Internazionale rapiti lo scorso 15 gennaio. Dopo la liberazione della terza operatrice, e le minacce di decapitare uno degli altri due sequestrati, le autorità filippine non hanno mai smesso di mantenere i contatti con i sequestratori. E in campo era scesa la stessa Croce Rossa. Ora però si apprende che Eugenio Vagni (uno dei due ostaggi) non sta molto bene: "Soffre di un'ernia che necessita di un intervento immediato", riferisce il ministro dell'Interno filippino Ronaldo Puno, citato dall'agenzia di stampa locale Pia. Le autorità locali stanno aumentando la pressione sui ribelli islamici di Abu Sayyaf, che tengono in ostaggio Vagni e lo svizzero Andreas Notter, per costringerli a rilasciarli. Abdul Sakur Tan, il governatore dell'isola di Solo dove è avvenuto il sequestro, ha detto che i banditi sono circondati e che il loro accesso a cibo e armi è limitato

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