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Vino, via il riferimento al cancro in etichetta: scampata la "trappola" Nutriscore

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Il Parlamento europeo ha approvato, nella plenaria di martedì 15 febbraio, una modifica al piano di azione anti-cancro inserendo la differenziazione - nelle etichette sul vino - tra il consumo moderato e quello "nocivo" di bevande alcoliche. L'Ue precisa che esiste "differenza tra consumo nocivo e moderato di bevande alcoliche e non è il consumo in sé a costituire fattore di rischio per il cancro". Ma all'interno del testo è stato cancellato anche il riferimento ad avvertenze sanitarie sulle etichette, con il suggerimento di migliorare l'etichettatura delle bevande alcoliche attraverso l'inclusione di informazioni su un consumo moderato e responsabile di alcol. 

Esulta Coldiretti che attraverso la voce del proprio presidente, Ettore Prandini, commenta: "È stato respinto il tentativo di demonizzare il consumo di vino e birra attraverso allarmi salutistici in etichetta già adottati per le sigarette". A fargli eco Silvio Berlusconi, che su Instagram rompe il silenzio: "Vittoria! Abbiamo votato al Parlamento europeo per difendere la produzione vinicola, un’eccellenza italiana portabandiera della nostra nazione nel mondo. Dobbiamo promuovere il consumo responsabile, senza criminalizzare il vino o favorire i nostri competitor".

 

Il timore rimane comunque il Nutriscore, ossia quel sistema che assegna un punteggio agli alimenti in base al contenuto di grassi, zuccheri e sale ogni 100 grammi e che rischia di penalizzare i prodotti italiani monoingrediente, come olio, parmigiano o prosciutto crudo, premiando i cibi industriali. Insomma, le nostre eccellenze.

 

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