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Bruxelles, "attenti a Giorgia Meloni": la lista di proscrizione, come vogliono far fuori FdI

Gianluca Veneziani
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Più la destra cresce più l’Ue la teme. E adotta mezz(ucc) i per contrastarne l’ascesa. Fino a stilare imbarazzanti “liste nere”, in tutti i sensi, per segnalare gli estremisti di destra, includendo nell’elenco partiti scelti democraticamente da milioni di elettori, e che estremisti non sono. Dopo i vergognosi attacchi in Italia, fronte Pd, contro Fdi, ieri si è consumata la resa dei conti anche in Europa, con la discussione in Europarlamento dello studio sull'«Estremismo di destra nell'Ue», richiesto dalla Commissione Libe per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni. Nel testo di 170 pagine vengono identificate tutte le presunte formazioni di destra radicale nei Paesi Ue al fine di riconoscerne «le caratteristiche distintive e le azioni violente perpetrate» e «comprendere e misurare il fenomeno».

 

 

 

Incredibilmente, per quanto riguarda l'Italia, tra le formazioni di estrema destra vengono inserite anche Lega e Fratelli d'Italia, cioè i due partiti che, stando alle elezioni Europee e ai sondaggi, valgono insieme i due quinti dell'elettorato. Nel testo gli schieramenti guidati da Meloni e Salvini vengono definiti «partiti di destra radicale e nazionalisti radicali» e viene mostrata preoccupazione perché «i più recenti sondaggi per le prossime elezioni Politiche danno entrambi i partiti sopra il 20%». Si chiama democrazia, ma per l'Ue è preoccupante... Al punto che nello studio si dice che «l'Italia è uno dei Paesi Ue colpiti dal crescente successo dei partiti populisti ed estremisti di destra. In anni recenti i partiti di destra radicale si sono introdotti nella politica mainstream».

 

 

 

 

RISVOLTO COMICO - Tesi sconclusionata sia perché, come già detto, tutto si può dire di Lega e Fdi tranne che siano formazioni di destra estrema. Sia perché è una balla che siano arrivati ai piani alti della politica di recente: la Lega è il partito più longevo in Italia, in azione da circa otto lustri, e Fdi sta per compiere i 10 anni di vita. Aspetto comico dello studio è l'elogio, in antitesi a Meloni e Salvini, del «movimento delle Sardine che si è battuto contro il successo dei partiti di estrema destra». Aspetto odioso è che Fdi e Lega vengano messi nello stesso calderone di partiti, questi sì estremisti o di idee neofasciste, come Forza Nuova in Italia e Our Homeland Movement in Ungheria, o di organizzazioni neonaziste quali Combat 18 Germany e Wolfsbrigade 44 in Germania. In nome della reductio ad hitlerum, insomma, si fa di tutta l'erba un "fascio". E si mettono insieme gruppuscoli di fanatici e partiti sostenuti dalla maggioranza degli elettori e rispettosi a pieno della democrazia.

NON SUPER PARTES - Ma tutto si spiega. Lo studio chiesto dalla commissione Libe è stato affidato, dietro compenso, alla società Asterisk Research and Analysis, in particolare a Quentin Liger e Mirja Gutheil, due profili non proprio super partes. Il primo su Twitter fa capire da sempre il suo orientamento politico, tra un invito a votare a sinistra alle elezioni nel Regno Unito del 2017, un omaggio alla comunista Rosa Luxemburg e un'accusa di golpe rivolta al premier britannico Boris Johnson; l'altra è stata stagista di Vladimir Spidla - membro del partito socialdemocratico ceco- e co-autrice di report contro la "criminalizzazione" dell'accoglienza dei clandestini. Tutto ciò ha fatto tuonare ieri in commissione Libe l'europarlamentare leghista Annalisa Tardino: «È vergognoso che Bruxelles finanzi, coi soldi dei cittadini europei, studi parziali, ideologicamente schierati» e pieni di «menzogne», ha detto. E ha poi chiesto «di conoscere i costi e le modalità con cui lo studio è stato affidato ad autori non imparziali» e a questi ultimi «di provvedere a una rettifica e alle relative scuse al mio partito e al mio Paese». Cogliamo l'aspetto positivo: quanto più verrà attaccato in Italia e in Europa, tanto più il fronte Lega-Fdi crescerà...

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