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Europa, lo spot choc: "Mangiate locuste"

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Avete un languorino sotto l'ombrellone e siete stanchi dei soliti snack, di ghiaccioli con troppi coloranti e di gelati troppo pieni di zuccheri? Nessun problema, ci pensa l'Ue a venirvi incontro, proponendovi un pasto essenziale, gustoso, nutriente e dietetico. Non dovrete fare altro che guadarvi attorno, prestare attenzione al ronzio degli insetti, scegliere il più appetitoso e zac... la merenda è bella e pronta. La Commissione europea lo ricordava ieri con entusiasmo in un tweet: «Che sia uno spuntino o la parte di un pasto, lo sapevate che ci sono attualmente tre insetti approvati nel nuovo cibo dell'Unione europea?». E quindi, rullo di tamburi, ecco i deliziosissimi insetti da pasteggiare, con tanto di immagine a corredo per esibire la bontà delle pietanze: la locusta migratoria (olè), il grillo domestico (olè) e la larva gialla (olè)! Mmm gnammi, sta già venendo l'acquolina in bocca...
 

PROPRIETÀ NUTRITIVE Non paga, la Commissione europea illustra anche le proprietà dietetiche, ecologiche, salutistiche di questi animaletti volanti e striscianti. Tanto per cominciare, sono «altamente nutrienti e salubri» e garantiscono un pasto completo dato che contengono «grassi, proteine, vitamine, fibre e minerali»; poi sono sicuri perché non determinano «alcun rischio per la salute umana»; quindi permettono «benefici ambientali» tra cui una bassa «emissione di gas serra» e un «minor uso di acqua e terre coltivabili». Pertanto la Commissione lancia lo slogan «Perché non li proviamo?», ricordando però che «è una vostra scelta decidere se volete mangiarli o meno». Ah be', grazie. Quasi quasi però ci avete convinti a mangiarli e a ordinare subito una decina di scatole di grilli arrostiti e di locuste sott' olio su Amazon. E poi volete mettere il vantaggio di non sentire più i grilli frinire per tutta l'estate e di non trovarvi più fastidiose larve sotto i piedi? Sì, perché adesso finiranno direttamente nelle vostre fauci! Pare pure che verrà aggiornata alla bisogna la favola della cicala e della formica: la prima non fa più provviste di cibo, ma si mangia la cicala... Peccato però che i cittadini europei non sembrano esattamente convinti della proposta dell'Ue, anzi. Sotto il tweet della Commissione europea si leggevano commenti indignati o nauseati del tipo «Ma stiamo diventando cinesi, per caso? O è l'annuncio di un'imminente carestia?», «Grazie, ma anche no. Preferisco il mio cibo europeo», «Godetevelo voi, io continuo a mangiare italiano», «Mangiateveli voi della Commissione», «Incommentabile e incommestibile» oltre al drastico «Fate schifo!». Non proprio un successone, come campagna promozionale. Che del resto ha tutti i crismi dell'ufficialità istituzionale, perché il consumo di larve è stato approvato dalla Commissione nel maggio 2021, quello di locuste migratorie (all'Ue piacciono i migranti pure quando devono essere mangiati) nel dicembre 2021 e quello di grilli ha avuto il placet (anche se non placet a nessuno...) lo scorso febbraio. Come dice giustamente Marco Campomenosi, capo delegazione della Lega all'Europarlamento, «Al posto delle locuste e dei vermi, lo slogan "Proviamolo!" non poteva essere usato per valorizzare qualche nostra eccellenza, che tutto il mondo ci invidia?». Ma tutto torna. Perché ora l'Ue non si limita più a dirci le quote di cibo da produrre e a imporci le misure degli alimenti, vedi la curvatura delle banane e dei cetrioli. Ma vuole anche prescriverci cosa sia "giusto" mangiare. Dallo Stato etico al Sovrastato dietetico. In questa logica rientra il marchio di cibo insalubre che l'Ue è tentata di applicare a prodotti di altissima qualità del made in Italy, dal prosciutto crudo fino al Parmigiano Reggiano, giudicati sospetti perché "con troppi grassi"...
 

 

ETICHETTATURE Il sistema di etichettatura Nutriscore, per cui ad esempio l'hamburger di McDonald's è più sano del nostro olio extravergine di oliva (sic!), è stato già adottato da diversi Paesi Ue, dalla Francia, al Belgio alla Germania; e l'Ue, nell'ambito della strategia Farm to Fork, vorrebbe proporre un'etichettatura nutrizionale obbligatoria per gli alimenti: tra i candidati per il ruolo di "etichettatore" c'è appunto Nutriscore... Insomma, finirà che gli insetti verranno reputati più nutrienti, salubri e "conformi" agli standard europei di un pezzo di Grana Padano. Quando si dice che l'Unione europea è una larva insignificante nello scenario globale non ci si sbaglia: Ue non è che l'acronimo di Unità entomologica...
Noi comunque ce ne freghiamo e, a dispetto di un'insalata a base di grillo (ché di Grillo abbiamo già fatto un'indigestione nel nostro Paese), continuiamo a dire come il buon Alberto Sordi: «Maccarone, tu m' hai provocato e io me te magno». 

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