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Bce, Christine Lagarde: tassi stabili, "ma l'inflazione tornerà a crescere"

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I tassi di interesse restano invariati: questa la decisione presa dal consiglio direttivo della Banca Centrale Europea oggi. Si tratta della seconda pausa consecutiva dopo una lunga serie di rialzi cominciata a luglio 2022. Successivamente, nella sua nota, la Bce ha lanciato un avvertimento che suona come un oscuro presagio: "L'inflazione, pur essendo diminuita negli ultimi mesi, tornerà probabilmente a registrare un temporaneo incremento nel breve periodo".

Nel corso della riunione di questa mattina è emerso anche che il tasso sui rifinanziamenti principali resta fermo al 4,5%, quello sui depositi al 4%, e quello sui prestiti marginali al 4,75%. Sempre riferendosi all'inflazione, poi, la Bce ha aggiunto: "Secondo le ultime proiezioni per l'area dell'euro, dovrebbe ridursi gradualmente nel corso del prossimo anno, per poi avvicinarsi all'obiettivo del Consiglio direttivo del 2% nel 2025. Nell'insieme gli esperti si attendono che l'inflazione complessiva si collochi in media al 5,4% nel 2023, al 2,7% nel 2024, al 2,1% nel 2025 e all'1,9% nel 2026". 

 

 

 

Parlando in conferenza stampa, invece, la presidente della Bce Christine Lagarde ha dichiarato: "Non abbiamo parlato di tagli dei tassi, non c'è stato alcun dibattito e alcuna discussione su questo tema. Tutti capiscono la differenza tra rialzo e taglio dei tassi". Infine ha sottolineato che c'è una terza via: "C'è un ampio spazio di mantenimento". 

 

 

 

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