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Von der Leyen, linea dura sui migranti: "Decidiamo noi chi entra in Europa"

Ursula Von der Leyen

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Dopo la visita in Emilia-Romagna con il premier Giorgia Meloni per i fondi europei da destinare alla popolazione colpita dalla terribile alluvione, la presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen ha incontrato il premier tunisino Ahmed Hachani e poi i primi ministri di Svezia e Finlandia, Ulf Kristersson e Petteri Orpo a Stoccolma. 

Qui, durante il punto con la stampa, la presidente della Commissione Ue ha ribadito la linea dura sull'immigrazione. Il concetto è che sarà l'Europa a decidere chi può entrare e non gli scafisti o gli autocrati.

 

 

"La Finlandia ha sofferto a causa della strumentalizzazione dei migranti orchestrata dalla Russia. Quindi questa è ancora un’altra forma di guerra ibrida. E questa richiede una risposta chiara e determinata. La Finlandia ha agito con decisione e potete contare sul sostegno dell’Unione europea ai vostri sforzi. Allo stesso tempo, stiamo lavorando con i paesi di origine della migrazione e di transito per contrastare l’immigrazione clandestina".

Su questo tema, ha proseguito la Von der Leyen, "vogliamo essere molto chiari. Abbiamo sempre adempiuto ai nostri obblighi internazionali. Lo abbiamo fatto in passato. Lo facciamo oggi. Lo faremo in futuro. Ma siamo noi in Europa a decidere chi arriva nell’Unione europea e in quali circostanze, non i contrabbandieri e i trafficanti o addirittura gli autocrati". 

 

 

La presidente della Commissione europea è poi tornata a chiedere l’approvazione del sostegno finanziario all’Ucraina in vista del Consiglio europeo straordinario del primo febbraio. "Tra un mese saranno due anni da quando la Russia ha lanciato la sua terribile guerra di aggressione contro l’Ucraina. Siamo stati al fianco dell’Ucraina fin dal primo giorno e continueremo a farlo. Per l’Ucraina è fondamentale non solo il sostegno militare, ma anche economico. Ne discuteremo in occasione del prossimo Consiglio europeo straordinario, in cui ci proponiamo di trovare un accordo per 50 miliardi di euro a favore dell’Ucraina per i prossimi quattro anni". 

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