Ue, in Europa altro fango russo sulla Lega: le parole della commissaria
Da una parte la Ue ha il dente avvelenato con la Lega. Dall’altra ci sono grillini, anzi ex grillini, che vanno contromano in autostrada. E così, nella placida assemblea di Strasburgo può far sentire la sua voce una sciagurata commissaria europea, Vera Jourova, che tranquilla tranquilla risponde ad un’interrogazione sostenendo che «alcuni saltano sul carro della propaganda russa». L’interrogazione del neocalendiano Fabio Massimo Castaldo era sui rapporti tra Lega e Russia che solo lui e il suo nuovo capo conoscono, smentiti pure dalla magistratura italiana. Certo è che se la commissaria si fosse informata meglio avrebbe potuto rispondere con maggiore precisione: l’influenzabile da Mosca ce lo aveva di fronte, proprio Castaldo. «Che aggiungere?», ha detto la commissaria: «Noi vediamo che ci sono certe forze che approfittano della situazione di incertezza e saltano sul carro della propaganda russa. Noi dobbiamo spiegare ai cittadini cosa sta succedendo, cosa sta succedendo in Ucraina, e perché è necessario che si faccia un fronte unico» per Kiev. La domanda di Castaldo era proprio sui “rapporti” tra Lega e Russia e sul pericolo che tali relazioni rendano inefficace l’azione dell’Ue contro la propaganda di Mosca in vista delle Europee. Una cretinata totale.
«Credo che il registro della trasparenza europeo possa avere un ruolo anche negli Stati membri», ha aggiunto Jourova. In precedenza la vice presidente della Commissione Ue, nel corso del question time, si era già soffermata sul ruolo di alcune forze politiche nei Paesi membri in merito alla diffusione della propaganda russa. «Ci sono persone e partiti politici che diffondono falsità sulla guerra della Russia in Ucraina. Putin ha bisogno di bocche che parlino le nostre lingue, e quindi utilizza i collaboratori volenterosi di ciascuno Stato membro. In alcuni Paesi ci sono già dei partiti in Parlamento, e purtroppo ci sono anche dei partiti che si trovano al governo», il che è da querela.
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«Io evito di fare nomi, non voglio dare loro importanza. Invito però chi è dalla parte giusta della storia a diffondere i fatti, e su questa base la gente può prendere delle decisioni consapevoli», ha spiegato Jourova, osservando: «Noi ci basiamo su un principio: ciascuno ha un suo parere e va tutelato, ma i fatti sono oggettivi, e si comprovano. Noi non interveniamo sull’ideologia di destra odi sinistra ma guardiamo i fatti. Sosteniamo i servizi pubblici e i media indipendenti perché sono quelli che possono presentare i fatti». «La Russia - ha rimarcato - è maestra nel sapere dove e come attaccare, quali strumenti usare». Eppure lo diceva a Castaldo, che tempo addietro si esprimeva così sulle sanzioni alla Russia: «Togliere le sanzioni a Mosca». Ma Calenda lo sa? Proprio Castaldo fino a qualche tempo fa era nel M5S e tempo addietro diceva anche questo: «Un’invasione dell’Ucraina da parte della Russia non è plausibile», e quella di Vladimir Putin è una tattica finalizzata ad aumentare la pressione politica per poter trattare con l’Occidente da una posizione di forza e “smarcarsi” strategicamente da Pechino. Costui era vicepresidente dell’assemblea di Strasburgo..
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